Muore investita sulla E90 ex-106, località Prescopio del Comune di Riace, lato Sud, in prossimità del confine con il comune di Stignano e nelle vicinanze del distributore di carburanti Esso. Si allunga, così, il triste elenco dei deceduti lungo la strada della morte.
Ieri sera, intorno alle ore 19:40, in prossimità di un hotel, un’anziana donna, una turista, ha perso la vita perchè investita da un’auto in transito.
Ultima di un gruppo di 5-6 persone si accingeva ad attraversare la strada da lato mare verso la linea ferroviaria, non avvedendosi del sopraggiungere di una Fiat Idea di colore grigio. Inevitabile l’urto che seppur non violentissimo è stato sufficiente a scaraventare a terra la sfortunata donna. Inutili i soccorsi degli amici e di quanti erano nelle prossimità dell’incidente gli immediati. La donna avrebbe cessato di vivere nelle immediatezze dell’impatto, prima ancora che sopraggiungesse l’ambulanza del 118.
Il luogo dell’incidente è appena qualche metro dopo l’insegna che indica l’inizio del centro abitato, che a Riace Marina inizia dal confine con Stignano per poi prolungarsi a Nord sin quasi il confine con il comune di Camini. Una lingua di terreno adiacente la ferrovia jonica e lo splendido mare dei Bronzi, con la battigia talvolta a meno di cento metri di distanza, dove insiste, al centro, un agglomerato urbano e edifici abitativi, villette, strutture ricettive come alberghi e residence, locali turistici che si affacciano sul mare. Edifici che limitano con il marciapiedi che accompagna l’importante arteria stradale che a Riace è bella larga, realizzata negli anni ’60 dello scorso secolo, di difficile controllo della velocità degli autoveicoli. Velocità che non rientrerebbe nelle cause dell’incidente di ieri, ma che rappresenta pur sempre un problema per quanti devono attraversare le ampie corsie dal momento che nelle prossimità del luogo dell’incidente non esisterebbero passaggi pedonali adeguatamente segnalati, pur insistendovi una notevole struttura ricettiva. Tratto di strada che per cause diverse, nel tempo, è stata teatro di altri incidenti pericolosi stradali.
Ilario Camerieri
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