R. & P.

La CGIL Reggio Calabria – Locri parteciperà alla manifestazione pubblica organizzata dal sindaco di Riace Mimmo Lucano in memoria di Becki Moses, la nigeriana ventiseienne arsa viva nella tendopoli di San Ferdinando.

Attraverso questa decisione, la Camera del lavoro intende contribuire a rilanciare il dibattito pubblico e il confronto democratico sul tema dell’integrazione dei migranti e sulle gravissime condizioni in cui sono costretti a vivere i cittadini extracomunitari ospitati nella tendopoli.

Quest’ultima struttura è idonea ad ospitare non oltre 500 migranti; eppure, come ogni anno, gli stagionali che vivono a San Ferdinando sono oltre duemila.

“Come sindacato – sostiene in una nota Gregorio Pititto, segretario generale della CGIL Reggio Calabria – Locri –  chiediamo da tempo di abbandonare le logiche emergenziali ed affrontare la questione in modo definitivo, riconoscendo ai fratelli migranti, impegnati nelle attività stagionali di raccolta, la sicurezza e la dignità che meritano. Nessuna legge sul caporalato potrà mai essere abbastanza per proteggere i lavoratori, in particolare i più deboli, se ogni livello istituzionale, dai Comuni alla forze dell’ordine passando per la Regione, non farà la propria parte al fine di garantire diritti civili, lavoro regolare, sicurezza sanitaria. Valori che la CGIL considera da sempre inderogabili e fortemente identitari dello stato sociale di tipo europeo. Becki Moses – conclude Pititto – era fuggita da guerra e persecuzioni; arrivata nel nostro Paese cercava solo la libertà di scegliere di sé e per sé e la dignità del lavoro. E’ come se gli uomini, prima in Africa, oggi in Europa, abbiano segnato il suo destino confinandolo così precocemente in questo atroce epilogo. Anche e soprattutto per onorare la sua memoria, noi ci saremo”.

GREGORIO PITITTO

SEGRETARIO GENERALE CGIL REGGIO CALABRIA – LOCRI