R. e P.
Come spesso accade, nell’epoca della informazione veloce, delle sveltine della informazione, ciò che è accaduto ieri è già vecchio, non merita più di stare sulla prima pagina. Neanche sulla seconda e sulla terza…A volte sparisce così, senza clamore.
E quello che sta accadendo a Riace rispecchia questi tempi in maniera drammatica. Il Sindaco Lucano in esilio, il Paese, lentamente si svuota. Una dopo l’altra le Famiglie dei rifugiati vengono ricollocate. Le botteghe artigiane, orgoglio di quella meravigliosa esperienza, stanno riprendendo i connotati che avevano prima che questa avventura avesse inizio, circa venti anni fa. Si aspetta che la Corte di Cassazione si pronunci sulla anacronistica condanna all’esilio, ma i tempi della legalità non sono i tempi della “Giustizia”. Qualche volta rinviare un pronunciamento può essere d’aiuto a fare calare il sipario. Quando tutto sarà finalmente messo a tacere, qualche Giudice, sbadatamente, tra un fascicolo e l’altro, si imbatterà nel fascicolo del Sindaco (sospeso) di Riace ed affermerà che Lucano può rientrare a Riace, a casa sua. Sperando che abbia capito la lezione e non rompa più le palle.
Solo l’Ambulatorio Jimuel continua a resistere, nonostante tutto. Per poco ancora. Quando rimarranno solo i pochi vecchi pensionati a popolare il paese ormai vuoto, il Medico di base sarà sufficiente ad affrontare le patologie croniche di questi Pazienti.
Riace si omologherà ai Paesini simili, dell’entroterra calabrese e resterà, forse in alcuni, solo il ricordo di che è stato per vent’anni. Prima che la furia del potere, con la faccia mefitica di Minniti prima e di Salvini a suggellare tutto, poi.
E noi? Potremo affermare con orgoglio di avere partecipato a quella meravigliosa manifestazione per le viuzze di Riace. Oppure di essere stati presenti alla manifestazione al Comune di Milano, oppure a Torino, a Genova, a Roma ed in altre mille piazze, grandi o piccole. Sistemare nel nostro archivio fotografico la foto dell’evento, magari un selfie con Mimmo Lucano. E poi passiamo ad altro, ieri è già vecchio!
Isidoro Napoli
Ostinatamente Medico dell’Ambulatorio “Jimuel”, anche a Riace