COMUNICATO STAMPA
Con riferimento agli articoli apparsi nei giorni scorsi sul web, con cui si vorrebbe sollevare l’ennesimo polverone mediatico, adducendo questa volta quale motivazione un “problema di opportunità politica” in merito all’affidamento d’incarico di progettazione per la realizzazione della condotta di mandata del pozzo comunale, vorrei precisare quanto segue.
Contrariamente a quanto si è scritto, l’affidamento dell’incarico non è avvenuto “lo stesso giorno” del mio ritorno a Riace da Sindaco. In realtà, la lettera di tale incarico è stata approvata dall’Ufficio Tecnico Comunale in data 29.11.2019, quando cioè mi trovavo ancora in regime di sospensione poichè provvisoriamente dichiarato ineleggibile dal Tribunale di Locri.
Si vuole a mio avviso innescare l’ennesima polemica mediatica, (guarda caso fatta sempre ed esclusivamente dalla stessa coppia di giornalisti da considerarsi più addetti stampa di qualcuno che inviati delle loro testate), laddove tutto è stato fatto esattamente secondo legge! E’ perfettamente legale, infatti, che per incarichi del valore inferiore a 40.000 euro, l’Ente, in persona del Responsabile dell’Ufficio Tecnico a cui compete la gestione delle procedure, possa attingere da una short-list di professionisti e procedere con affidamento diretto, senza gara.
Ad un professionista che, peraltro, ha garantito anche un ribasso del 2% sull’importo stimato. L’incarico dunque è stato affidato, indipendentemente dal caso di omonimia e parentela di secondo grado, a chi capace di garantire un’esecuzione dei lavori a regola d’arte oltre che ad un prezzo vantaggioso.
Perchè il professionista in questione avrebbe mai dovuto subire un caso di discriminazione al contrario?
Perchè mai un ingegnere, regolarmente iscritto in short-list, non dovrebbe essere posto in condizione di offrire al Comune di Riace la propria professionalità?
Per il solo fatto di essermi parente?
Resto dell’idea che le valutazioni di opportunità politica stia ai politici farle. A chi si occupa di politica in prima persona e non a chi, da giornalista, dovrebbe esercitare il mestiere dell’informazione libera e obiettiva, senza costruire faziosi allarmismi e insinuare beceri complottismi degni dei migliori collezionisti di “click”.
Resto a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento e per esercitare il mio diritto di replica, oltre che per illustrare quanto di positivo si sta costruendo in questi mesi a Riace, e che troppo spesso certa stampa tende ad ignorare.
Antonio Trifoli
Sindaco di Riace