Stanno procedendo regolarmente le riprese a Riace della nuova fiction della Rai che vede per protagonista il celebre attore Beppe Fiorello, che intende ricostruire la vita del sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Una storia appassionante che riguarda colui che ha accolto i migranti creando un’opportunità di crescita per Riace, paese calabrese che nel corso degli ultimi decenni si era svuotato a causa dell’emigrazione. Grazie a Lucano e alla sua politica d’accoglienza i migranti hanno ripopolato un paese che è diventato un modello di integrazione straordinario. Lo incontro per caso a cena in un noto hotel-ristorante della cittadina locridea. Mi avvicino per chiedere una foto ricordo con i miei figli, e il celebre attore (uno dei più bravi e poliedrici del panorama attuale) con molta cortesia accetta la mia richiesta. Il tempo di arrotolarsi una sigaretta nel dopo cena e poi inizio con le mie domande. Conoscendo il mondo dello spettacolo evito di chiedere notizie sulla produzione in corso anche se ci conferma che le riprese dureranno ancora un paio di settimane e poi si manderà il tutto in sala di montaggio per questa attesissima “fiction” della Rai che dovrebbe andare in onda nella prossima stagione televisiva. L’attenzione scivola allora sulla nostra regione, la Calabria. Gli chiedo che idea si è fatto della nostra zona e lui con molto garbo mi risponde : “panorami bellissimi, natura incontaminata ma c’è molto da fare”. Gli presento i miei figli e gli anticipo la loro volontà, da diplomati, di lasciare l’Italia per recarsi altrove, magari a Londra, per studiare o anche per avere maggiori opportunità di lavoro. Mi risponde: “ormai quasi tutti i ragazzi italiani vogliono andare a Londra, anche i miei. Ma questa non è una bella cosa, spesso sono le migliori intelligenze che fanno ricco un territorio. Questi giovani in prospettiva debbono rimanere in Calabria, sono loro con le loro capacità a poter e dover fare molto per cercare di allineare questa regione alle altre. Poi è lui stesso, Beppe Fiorello, a rivolgermi delle domande: secondo lei perché la Calabria non decolla ? La mia risposta è la seguente: “dottore, a mio avviso abbiamo una classe politica disastrosa”. “E’ da 50 anni che alla guida della regione si alternano presidenti e giunte di centro-destra e centro-sinistra ma i dirigenti dei settori rimangono sempre al loro posto”. “Le faccio un esempio, qui da noi, almeno fino a poco tempo fa, i consiglieri regionali potevano crearsi un monogruppo politico e nominare come portaborse o autisti o anche applicati di segreteria i loro parenti più stretti oppure attualmente sono i partiti a nominare i collaboratori dei consiglieri eletti nelle loro liste ma solo come gratitudine per i voti raccolti e non già per le effettive capacità professionali”. “In sostanza un politico calabrese gestisce rilevanti risorse pubbliche distribuendole in base ai vantaggi personali ed ai voti ricevuti”. Mi domanda ancora : “e lei come pensa che possa emergere la Calabria ?”. Risposta: ” Dottore, a mio avviso, la Calabria potrà emergere solo se punterà tutto sulla “meritocrazia” professionale e sulle sue eccellenze: mare, turismo, agricoltura di qualità, arte , cultura ed enogastronomia”. “Per fare turismo però servono il mare e l’ambiente pulito e purtroppo negli anni si sono sprecati milioni e milioni di euro per un commissariamento infinito nella gestione dei rifiuti e soprattutto per lo scandalo della depurazione che ha registrato davvero episodi allarmanti ma dove nessuno, almeno fino ad oggi, ha mai pagato per le sue evidenti responsabilità”. E’ giunto però il tempo di fare la foto, ringraziamo l’illustre ospite rimanendo davvero entusiasti per l’estrema eleganza, signorilità, simpatia e umanità con cui il grande attore si è concesso alla nostra “invasione di campo”. La grandezza di un uomo si misura anche e soprattutto dalla sua umiltà e Beppe Fiorello ha dimostrato, ancora una volta (semmai ce ne fosse stato bisogno) di essere davvero un uomo d’altri tempi. Chapeau e grazie ancora!
Antonio Tassone esclusiva www.ecodellalocride.it