RISOLVERE LE DIFFICOLTA’ DELLO SPORTELLO SUE E SISMI.CA.
LA BUROCRAZIA NON PUO’ CONSENTIRE IL BLOCCO DEL SETTORE EDILIZIO.
Sono continue oltreché condivisibili le lamentele della categoria in relazione alle difficoltà nell’uso della piattaforma Calabria Sue (Sportello Unico Edilizia) e SISMI.CA.
Il primo strumento, difatti, anziché garantire un metodo comodo e snello per la presentazione dei progetti di edilizia – privata e pubblica – e per il rapido ottenimento di autorizzazioni e pareri, impegna faticosamente i professionisti. Ma, al di là dei “vizi” propri del mezzo, si lamenta che alcuni operatori degli Enti destinatari non scaricano la pratica né comunicano ai titolari lo stato, l’approvazione o il rigetto della medesima.
L’ennesima problematica è data dall’associazione delle due piattaforme: Sportello Unico Edilizia e SISMI.CA. Quest’ultima, fortemente voluta dall’ex Assessore alle Infrastrutture Musumanno, viene utilizzata per la trasmissione degli elaborati strutturali al Dipartimento regionale Lavori Pubblici e, per come più volte segnalato dai professionisti del settore, presenta disfunzionalità, incongruenze con norme regionali e statali e non appare dotata di un adeguato servizio di assistenza. È altresì incredibile che la piattaforma, dai costi assai elevati, sia stata proposta come sistema di controllo della qualità sismica delle opere e conseguente rilascio di autorizzazione ed invece viene usata da anni sol poio per il deposito degli elaborati. Quindi, alla semplicità della prima si scontra la complessità, inadeguatezza, malfunzionamento della seconda.
Pertanto, chiederò a chi di competenza di valutare la possibilità di scorporare le due piattaforme di lavoro in modo che funzionino separatamente e, se ciò non fosse possibile, proporrò l’istituzione di un percorso formativo che miri all’apprendimento sulle tecniche di utilizzo del portale. Chiederò, ancora, di verificare le ragioni per le quali i Responsabili dei Settori competenti ignorano parte dei progetti inviati per mezzo della piattaforma nonché di valutare la possibilità di eliminare o revisionare la parte relativa ai controlli che precedono l’inserimento degli elaborati, magari introducendo programmi che possano mettere l’operatore nelle condizioni di intervenire e rimuovere le criticità senza procedere per tentativi.
Sono convinto che, dopo l’ennesimo appello, chi di dovere agirà per sciogliere le complicazioni anche per scongiurare il blocco del settore edilizio per ragioni strettamente burocratiche.
Giacomo Pietro Crinò