R. e P.
Situazioni surreali quelle che stiamo vivendo negli ultimi mesi e lo si capisce dal proverbio “ tutto il mondo è paese”; dall’altra parte del mondo in Giappone durante il vertice del G7, il Presidente degli Stati Uniti Biden promette ben 375 milioni di aiuti militari al Presidente dell’ Ucraina Zelensky mentre a casa sua a meno che non si arrivi ad un accordo in Congresso con i Repubblicani, il governo USA attraverso il segretario al tesoro Janet Yellen ammette che già dai primi di giugno si potrebbe andare in DEFAULT con la conseguenza di non poter pagare i suoi conti.
Tutto questo mentre in Italia in questi giorni l’attenzione è rivolta sull’emergenza in Emilia Romagna dove abbiamo visto tutti le spaventose immagini delle case,terreni,allevamenti e aziende sommerse dall’acqua e dal fango che hanno portato anche una quindicina di morti e che quindi i soldi di Biden potrebbero servire qui a ricostruire tutto e non a prolungare la guerra in atto tra Russia ed Ucraina.
Anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è rientrata in anticipo dal vertice del G7 in Giappone per recarsi nelle zone interessate dalle alluvioni e portare la vicinanza propria e del governo alla gente duramente colpita in questi giorni.
E mentre in Emilia Romagna giungevano giovani e non da tutta Italia, con la “macchina del volontariato” che ha funzionato alla grande con in primis le associazioni di Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e tutte le altre che coordinate con le Forze Armate e di Polizia hanno contribuito ad aiutare tutta la gente in difficoltà, distribuendo anche generi alimentari e spalando fango, mi trovo costretto a vedere un certo Damiano dei Maneskin che si spoglia nudo sui social con uno spinello e giovani che per l’ennesima volta con la scusa dell’ambientalismo gettano liquido nero nella Fontana di Trevi creando si spera, danni economici per il ripristino e una perdita di circa 300 mila litri di acqua.
Poi abbiamo i giovani che bloccano il Ministro della famiglia Roccella durante la presentazione del suo libro al Salone del libro di Torino in modo da non farla parlare, mentre lei chiede ai contestatori di salire sul palco per spiegare le motivazioni della loro protesta e di non bloccare un discorso in virtù della democrazia e della libertà di parola, che la leader del Pd Elly Schlein dimentica commentando l’accaduto.
Concludendo non rimane che consigliare al Pd nazionale e regionale di non giocare sul futuro dei “giovani” facendo propaganda elettorale per bloccare il Decreto Ponte del Ministro Salvini, perchè alla storiella che a noi serve la Statale 106 e non il ponte non ci crede più nessuno come per le spese di sostenibilità dell’opera e sul suo impatto ambientale;
ovviamente ai “NO PONTE” dico scendete in piazza invece per protestare per i posti di lavoro ( circa 30.000) e a tutto l’indotto che si creerebbe intorno perchè qui “PUZZIAMO DI FAME” quindi il lavoro serve principalmente a noi cittadini di Reggio Calabria e Messina , mi sembra una protesta più sensata.
Il Presidente del M.A.P.- Dr. Pietro Marra