Dopo settimane di accuse e dichiarazioni da parte della politica sulla paventata chiusura di molte guardie mediche sul territorio, il management dell’Azienda sanitaria provinciale ha deciso di cercare di mettere ordine in un dibattito delicato che riguarda migliaia di cittadini.
Nella giornata di ieri, anche a seguito della posizione assunta dai sindaci del territorio nel Consiglio metropolitano, la direttrice generale dell’azienda Lucia Di Furia ha voluto rassicurare i cittadini. «Il mandato conferitomi dal presidente Roberto Occhiuto – ha dichiarato la manager marchigiana – è stato chiaro fin dal primo giorno si doveva lavorare per aumentare i sevizi ai cittadini e così è stato. Le carenze ancora sono moltissime ma molte cose sono state fatte. Per quanto attiene alle risorse economiche dal 2022 al 2023 il budget assegnato dalla Regione Calabria alla Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria è aumentato. Chiunque lo voglia verificare può farlo leggendo i bilanci pubblicati nella sezione amministrazione trasparente del sito aziendale, quest’ultimo ristrutturato per renderlo più accessibile e fruibile ai cittadini».
Come riporta Francesco Altomonte su gazzettadelsud.it, la Di Furia si dice sorpresa dalle posizioni e delle dichiarazioni del sindaco metropolitano sulle guardie mediche.
«Nessuna postazione di guardia medica è stata chiusa – precisa la direttrice generale dell’Asp –. Facciamo i salti mortali per tenerle tutte aperte ma purtroppo spesso sono chiuse per carenza di medici; è sufficiente che uno si ammali e il cittadino la trova chiusa. Abbiamo chiesto ai sindaci di ragionare insieme per trovare soluzioni condivise; credo che alcuni abbiano capito male la nostra proposta; l’Azienda sta studiando idee migliorative e se il tavolo condiviso richiesto ai sindaci non si costituirà predisporremo una soluzione e poi la presenteremo».