«Questo aeroporto stava per ritornare all’antica sua destinazione, quella di area salmastra a pochi metri dal mare. In pochissimi giorni, tutto ciò che sembrava ormai perso, è rinato». L’interlocutore è un operatore di servizi aeroportuali con un’attività ubicata all’esterno dell’aeroscalo reggino.
«Il balzo di voli e dei passeggeri -dice all’AGI – ha portato linfa a noi operatori esterni aeroportuali, lo dicono i numeri e le richieste che registriamo». Numeri che sono incontestabili da quando la Regione Calabria ha deciso di scommettere sul vettore Ryanair per rivitalizzare il “Tito Minniti”, con il varo di nuove rotte per Marsiglia, Torino, Bologna, Barcellona, Manchester e Tirana, dopo che per anni l’aeroporto reggino era stato impegnato in regime di monopolio solo da Alitalia, prima, e da Ita adesso, con tre collegamenti quotidiani solo con Linate e Fiumicino, con l’inevitabile calo progressivo di passeggeri, tanto da rischiarne la declassificazione o, peggio, la definitiva chiusura.
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