Il Gup di Reggio Calabria Vincenza Bellini ha assolto, “perché il fatto non sussiste“, l’ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti dall’accusa di mancata esecuzione dolosa del provvedimento giudiziario. Con Scopelliti è stata assolta anche la moglie Barbara Varchetta dall’accusa di riciclaggio. Il processo era scaturito da un’inchiesta avviata quando Scopelliti era sindaco di Reggio Calabriarelativa all’acquisto da parte dell’Ente, nel 2004, per due milioni di euro, della sede dell’Italcitrus, uno stabilimento industriale in disuso per la lavorazione degli agrumi individuato dall’amministrazione come sito per la realizzazione di un centro di produzione della Rai. La Corte dei Conti, su tale operazione, aveva condannando Scopelliti alla rifusione del danno patrimoniale per 300 mila euro, somma che, secondo l’accusa rappresentata dal pm Gianluca Gelso, l’ex sindaco avrebbe tentato di non rifondere svuotando i propri conti correnti bancari in favore della moglie. Gelso aveva chiesto la condanna di Scopelliti a un anno di reclusione, mentre per la moglie la richiesta era stata di due anni. Il Tribunale ha invece accertato come Scopelliti e la moglie,difesi dall’avvocato Aldo Labate, non hanno effettuato alcuna condotta illecita rigettando la tesi dell’accusa.
Scopelliti, intanto, è ancora ristretto in carcere ad Arghillà da un anno quasi esatto, dal 5 aprile 2018, dopo la condanna della Cassazione a 4 anni e 7 mesi di reclusione per “falso in atto pubblico” in relazione ad un altro procedimento legato alle firme sui bilanci Comunali degli anni precedenti al 2010, quando era Sindaco della città.
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