Da inizio anno 2018, sono stati irrogati 39 provvedimenti di D.A.SPO. Urbano dal Questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria 24 donne per inosservanza di provvedimenti dell’Autorità, 1 denuncia per sfruttamento della prostituzione.

Questi interventi voluti dal Questore seguono le iniziative assunte in centro città, per la realizzazione di un sistema di sicurezza integratache prevede l’intervento e la collaborazione interistituzionale e che hanno portato all’emanazione di provvedimenti di D.A.SPO Urbano e misure di prevenzione personali irrogate nei confronti di prostitute straniere che esercitano il meretricio nelle zone della città interessate al fenomeno.

In particolare tali provvedimenti vengono emessi per contrastare la prostituzione su strada, in ossequio alle indicazioni normative contenute nel D.L. 14 del 20 febbraio 2017 – c.d. Decreto Minniti -, la cui applicazione consente di coniugare profili di sicurezza pubblica e di sicurezza urbana. Questa è la strada percorsa dalla Polizia di Stato per arginare un fenomeno, il cui sfruttamento genera entrate indebite per la criminalità che ne gestisce i proventi illeciti. In qualità di Autorità Provinciale di P.S., il Questore, infatti, può emettere divieti di accesso in determinate aree quando i destinatari non ottemperino all’ordine di allontanamento intimato e la loro presenza intralci la fruizione di infrastrutture pubbliche, costituendo pericolo per la sicurezza pubblica.

In ossequio a quanto previsto dalla Legge 48/2017 che ha introdotto modifiche al testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali rafforzando i poteri di intervento dei sindaci in materia di sicurezza urbana, il Sindaco ha adottato specifiche ordinanze di divieto di stazionamento in aree sensibili con l’obiettivo di superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana.

Anche in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva, sono stati programmati controlli quotidiani in zone quali il lungomare Falcomatà, la Stazione Garibaldi, la Pineta Zerbi, ed in condizioni di legge, saranno emessi ulteriori provvedimenti di D.A.SPO. Urbano e misure di prevenzione personale.

L’inosservanza al D.A.SPO costituisce reato e difatti dal 1° gennaio ad oggi sono state denunciate per inosservanza di provvedimenti dell’Autorità 24 donne, responsabili di non aver ottemperato al divieto di accesso imposto in determinate aree.

Un messaggio forte per lottare contro il degrado ed ovviare al fenomeno della prostituzione in grado di generare un particolare disagio nell’opinione pubblica ed una diminuzione della percezione generale della sicurezza.

Proprio per sottolineare la linea decisa della Questura, sono in corso d’istruttoria misure di prevenzione personale, quale la sorveglianza speciale che, in ossequio alla normativa attuale, prevede la sua applicazione a quei soggetti ritenuti pericolosi per la sicurezza e per la pubblica moralità.