Termina l’estate calabrese, trascorsa quest’anno all’insegna di una incrementata cultura della prudenza e della sicurezza da parte di tutti coloro che vivono il mare. Particolare attenzione, come di consueto, è stata dedicata alla fase di prevenzione e sensibilizzazione attraverso incontri finalizzati ad educare i più giovani al rispetto dell’ambiente e alla conoscenza delle regole del “buon praticante del mare”, per una sicura e consapevole fruizione delle spiagge.
Durante la fase operativa, lo sforzo della Direzione Marittima della Calabria è stato prioritariamente volto alla salvaguardia della vita umana in mare. Con l’impiego di 47 motovedette e gommoni e di 55 mezzi terrestri, i 257 militari impiegati hanno portato a termine numerosi interventi consentendo il soccorso di 43 unità da diporto in seria difficoltà traendo in salvo 83 persone, tra diportisti, bagnanti e subacquei, in pericolo per cause il più delle volte riconducibili a condotte azzardate o negligenti.
Quasi dimezzati inoltre risultano essere gli incidenti in mare e i decessi. Nel corso della stagione 3 persone (8 per il 2021) hanno perso la vita in mare e lungo le spiagge, di questi 2 per cause naturali. Quotidiana l’attività di vigilanza (per un totale di 9845 missioni e 24345 controlli complessivi) che si è svolta con il metodo “mare/terra” basato sul coordinamento di unità navali e pattuglie di terra spesso coadiuvate da ricognizioni dei velivoli in dotazione al corpo e delle altre Forze di Polizia, dispositivo operativo che consente più efficaci e rapidi interventi per fronteggiare le emergenze in mare.
Tra le condotte pericolose in mare, anche quest’anno, rilevante il fenomeno della navigazione sotto costa che avviene molto spesso con l’utilizzo di piccoli natanti e moto d’acqua e che arreca turbamento e potenziale pericolo alla balneazione. In particolare 110 sono state le sanzioni elevate a unità da diporto che hanno invaso la fascia della balneazione, dato inferiore rispetto a quello dello scorso anno che ne ha invece registrati 185. Non è mancata la consueta attività istituzionale a tutela dell’ambiente e delle risorse ittiche, nonché quella di verifica, ai fini demaniali e di sicurezza, delle strutture balneari insistenti sui litorali, con particolare riguardo alle c.d. “postazioni di salvataggio” sia presso le strutture in concessione che lungo le spiagge libere con l’elevazione di 188 verbali amministrativi (84.198 euro) 110 sequestri e 27 notizie di reato.
I dati conclusivi dell’operazione “Mare sicuro”, fanno positivamente registrare una flessione: meno utenti del mare, infatti, si sono trovati in situazioni di pericolo, segno evidente di una maggiore prudenza e senso di responsabilità. Il raffronto con gli anni precedenti evidenzia una maggiore presenza di bagnanti e diportisti che, tuttavia, non si è tramutata in un aumento degli illeciti rilevati, segno dell’importanza che riveste la costante attività d’informazione e prevenzione affiancata all’attività operativa, ruolo chiave della Guardia Costiera nell’accrescere la sicurezza in mare.
L’andamento positivo della campagna è stato evidenziato anche dal Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Nicola Carlone, nel corso del suo intervento al Salone Nautico di Genova, dove è stato presentato il bilancio nazionale dell’operazione estiva Mare Sicuro della Guardia Costiera unitamente allo spot TV, realizzato dal Ministero della Transizione Ecologica, in collaborazione con la Guardia Costiera e la Rai; uno spot che mira a promuovere la fruizione sostenibile delle Aree Marine Protette.
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