Reggio Calabria. L’invito rivolto dal Questore di Reggio Calabria, Maurizio Vallone, alle donne vittime di violenza di genere di denunciare i maltrattamenti e le violenze, ha avuto un immediato riscontro.
Nella serata di sabato una giovane donna reggina ha segnalato la propria difficile situazione al 113, e gli Agenti delle Volanti sono immediatamente intervenuti nell’abitazione familiare ove hanno arrestato, nella flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia e minaccia aggravata, C.F., 37enne marito della donna.
In particolare, i poliziotti,intervenuti per una lite in famiglia, hanno immediatamente percepito la gravità della situazione: la vittima, dopo una prima fase di reticenza dovuta probabilmente alla presenza del marito, è riuscita a trovare la forza di raccontare una condizione familiare difficile, fatta di continue violenze e vessazioni.
Il marito che, all’atto del primo intervento degli Agenti, si era mostrato collaborativo, quando ha avvertito che la moglie stava raccontando la situazione in maniera approfondita, ha iniziato ad inveire ed a minacciare la donna, alla presenza dei figli minori e degli operatori delle Volanti.
Considerato il comportamento dell’uomo e gli altri gravi fatti raccontati dalla moglie, avvenuti poco prima dell’intervento degli Agenti della Polizia di Stato, il C.F. e la consorte sono stati accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti.
La donna, che in precedenza aveva sempre minimizzato la grave situazione familiare alla quale era costretta unitamente ai figli, realizzando l’insostenibilità della convivenza ha formalizzato regolare denuncia in ordine ai maltrattamenti subiti ed a tutte le minacce e le violenze commesse dal marito, per il quale si è proceduto all’arresto, convalidato poi dall’Autorità Giudiziaria, Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria dott. Filippo Aragona,che ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
La donna, informata della possibilità di essere ospitata unitamente ai figli presso un centro antiviolenza, ha deciso di sistemarsi in altra abitazione privata.
La professionalità degli Agenti della Polizia di Stato, che con il proprio intervento sono riusciti a tranquillizzare la vittima ha permesso di porre fine alla grave situazione familiare in cui versavano la donna ed i figli, dando nuova speranza ad una giovane famiglia.
In particolare, i poliziotti,intervenuti per una lite in famiglia, hanno immediatamente percepito la gravità della situazione: la vittima, dopo una prima fase di reticenza dovuta probabilmente alla presenza del marito, è riuscita a trovare la forza di raccontare una condizione familiare difficile, fatta di continue violenze e vessazioni.
Il marito che, all’atto del primo intervento degli Agenti, si era mostrato collaborativo, quando ha avvertito che la moglie stava raccontando la situazione in maniera approfondita, ha iniziato ad inveire ed a minacciare la donna, alla presenza dei figli minori e degli operatori delle Volanti.
Considerato il comportamento dell’uomo e gli altri gravi fatti raccontati dalla moglie, avvenuti poco prima dell’intervento degli Agenti della Polizia di Stato, il C.F. e la consorte sono stati accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti.
La donna, che in precedenza aveva sempre minimizzato la grave situazione familiare alla quale era costretta unitamente ai figli, realizzando l’insostenibilità della convivenza ha formalizzato regolare denuncia in ordine ai maltrattamenti subiti ed a tutte le minacce e le violenze commesse dal marito, per il quale si è proceduto all’arresto, convalidato poi dall’Autorità Giudiziaria, Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria dott. Filippo Aragona,che ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
La donna, informata della possibilità di essere ospitata unitamente ai figli presso un centro antiviolenza, ha deciso di sistemarsi in altra abitazione privata.
La professionalità degli Agenti della Polizia di Stato, che con il proprio intervento sono riusciti a tranquillizzare la vittima ha permesso di porre fine alla grave situazione familiare in cui versavano la donna ed i figli, dando nuova speranza ad una giovane famiglia.