Reggio Calabria. Le bollette sempre più gravate di oneri hanno indotto lo stesso Codacons, previo esame attento delle stesse e delle normative disciplinanti la materia, a sollevare un grido di allarme. L’attribuzione del servizio a società per azioni , aventi come naturale propensione, la realizzazione del profitto, conduce inevitabilmente alla lievitazione dei costi in bolletta.
“Fuori l’acqua dal mercato, e fuori il mercato dall’acqua ” dichiara Domenico Gattuso esponente di 10 idee per la Calabria, moderatore del forum che ha visto la partecipazione di esperti del calibro dell’avv. Francesco Di Lieto, vicepresidente del Codacons e del Dott. Giovanni de Leo, referente del Movimento Acqua Pubblica, Comitato Riace 11 giugno. I ricarichi presenti nella bolletta dell ‘acqua, inseriti nonostante le statuizioni contrarie della Corte Costituzionale che si è pronunciata sul conflitto di attribuzione Stato/Regione, in favore della competenza del primo a stabilire le tariffe, dovrebbero essere restituiti ai cittadini e i comuni dovrebbero fungere da ariete in questa battaglia di democrazia.
Il Movimento sosterrà il Codacons fungendo da pungolo e da sprone presso le amministrazioni locali di tutta la regione affinché l’acqua torni ad essere un bene comune, gestito pubblicamente senza i ricarichi della esternalizzazione a società private e/o partecipate e affinché si restituiscano ai cittadini i costi maggiorati che gli stessi hanno affrontato in questi ultimi anni in spregio ai due referendum sull’acqua pubblica del 2011. Perché si è convinti che “scrivere acqua pubblica, significhi di fatto parlare di Democrazia”.
“Fuori l’acqua dal mercato, e fuori il mercato dall’acqua ” dichiara Domenico Gattuso esponente di 10 idee per la Calabria, moderatore del forum che ha visto la partecipazione di esperti del calibro dell’avv. Francesco Di Lieto, vicepresidente del Codacons e del Dott. Giovanni de Leo, referente del Movimento Acqua Pubblica, Comitato Riace 11 giugno. I ricarichi presenti nella bolletta dell ‘acqua, inseriti nonostante le statuizioni contrarie della Corte Costituzionale che si è pronunciata sul conflitto di attribuzione Stato/Regione, in favore della competenza del primo a stabilire le tariffe, dovrebbero essere restituiti ai cittadini e i comuni dovrebbero fungere da ariete in questa battaglia di democrazia.
Il Movimento sosterrà il Codacons fungendo da pungolo e da sprone presso le amministrazioni locali di tutta la regione affinché l’acqua torni ad essere un bene comune, gestito pubblicamente senza i ricarichi della esternalizzazione a società private e/o partecipate e affinché si restituiscano ai cittadini i costi maggiorati che gli stessi hanno affrontato in questi ultimi anni in spregio ai due referendum sull’acqua pubblica del 2011. Perché si è convinti che “scrivere acqua pubblica, significhi di fatto parlare di Democrazia”.
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