Il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria, Dott.ssa Cotroneo Presidente, ha annullato in toto l’ ordinanza di custodia cautelare in carcere per Scipione Santo Rocco, emessa nell’ ambito della c.d. op. Edera, proc. 1634/16 RGNR DDA, che lo vedeva indagato di partecipazione ad associazione finalizzata al narcotraffico, tramite i contatti intrattenuti con il nonno Scipione Santo cl. 33 e Il collaboratore di giustizia Trimboli Domenico, entrambi catturati dopo una lunga latitanza. Il Tribunale reggino ha accolto le argomentazioni rappresentate dagli avvocati Giacomo Iaria e Alessandro Bavaro, entrambi del foro di Reggio Calabria, difensori di fiducia di Scipione Santo Rocco, che con una corposa memoria hanno dimostrato come le dichiarazioni del collaboratore di giustizia non avessero introdotto alcun argomento utile rispetto a quanto già cristallizzato nell’ ambito di un’ altra operazione contro il narcotraffico, nota come “GoodLuck”, dove allo Scipione era stata inflitta una pena di 7 anni e 4 mesi proprio per la medesima contestazione, seppure con soggetti differenti ma sempre originari di San Luca. L’ Ordinanza annullata, collocava invece Scipione Santo Rocco come facente parte di una nuova associazione dedita al narcotraffico, ex art. 74 DPR 309 /90, tuttavia sovrapponendo le condotte contestate a quelle per cui egli era già stato condannato in via definitiva, basando il suo coinvolgimento, privo di contatti con altri soggetti, meramente sui propri viaggi in Colombia tra il 2010 e il 2011 e le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, superate in toto dalle doglianze difensive difensive. Il Tribunale reggino ha riservato quarantacinque giorni per il deposito dei motivi, ordinando l’ immediata scarcerazione dello Scipione se non detenuto per altra causa.
http://www.strettoweb.com/