È operativa, sia sotto il profilo delle funzioni che dei rapporti attivi e passivi con i terzi, la città metropolitana di Reggio Calabria, che si sostituisce così alla provincia, con propri organi e un proprio statuto.
Ieri mattina in prefettura la cerimonia formale del passaggio di consegne, con la quale il sindaco del comune, Giuseppe Falcomatà, ha assunto le funzioni di sindaco metropolitano, subentrando al presidente della provincia Giuseppe Raffa.
La tempistica del graduale processo di subentro della nuova amministrazione a quella ormai soppressa, spiega l’ufficio territoriale del governo, è stata rimodulata rispetto a quella prevista per altre città metropolitane, in modo che la costituzione del nuovo ente si perfezionasse alla scadenza naturale degli organi della provincia, il 3 giugno scorso. A seguire, le elezioni del consiglio metropolitano, in agosto, e l’approvazione dello statuto, fino ad arrivare a oggi.
Il prefetto Michele di Bari, nell’intervento di saluto, ha augurato alla nuova città metropolitana di diventare motore di sviluppo del territorio, nel segno della legalità e delle buone prassi. “La Città Metropolitana è un’occasione in più per questo territorio, una scommessa, una sfida che ciascuno di noi deve sostenere per la crescita e lo sviluppo della nuova Istituzione” ha detto di Bari, convinto che sia “fondamentale che le Istituzioni diano risposte con la massima efficienza e legalità”.
Esigenza di legalità e di valorizzazione delle risorse della provincia sottolineate anche dal presidente uscente Raffa e dal neo sindaco metropolitano, che ha anche evidenziato il ruolo della prefettura come presidio dello Stato a supporto degli enti locali.
Alla cerimonia sono intervenute le autorità del territorio, tra le quali il questore e i comandanti provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del fuoco, il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria e i presidenti dei tribunali di Locri e Palmi, i sindaci di alcuni comuni della provincia e i consiglieri metropolitani.