Nuova aggressione nel carcere di Arghillà, un agente è stato aggredito nella mattinata di oggi e preso a pugni sul viso, accompagnato al Pronto Soccorso cittadino per sottoporsi alle cure del caso, solo in tarda serata ha fatto rientro a casa con una prognosi iniziale di 7 giorni. Negli ultimi giorni è stata un’escalation di violenza, 3 aggressioni in 4 giorni, i colleghi hanno dovuto tutti far accesso in ospedale, uno dei quali dimesso addirittura con 20 giorni di prognosi.

«Il SiNAPPe continua a denunciare i ripetuti atti di violenza che il personale è costretto a subire: un solo poliziotto penitenziario in servizio con 124 detenuti. E’ un massacro – afferma Antonio Calzone Segretario Provinciale del SiNAPPE – siamo stanchi della situazione disastrosa che si vive nel penitenziario di Arghillà, si lavora in condizioni a dir poco disastrose, tutti i giorni bisogna fare i conti con criticità e problemi».

«Le nostre denunce, le nostre proposte rimangono costantemente inascoltate, siamo costretti a operare senza nessuna tutela e nel costante oblio istituzionale – continua il segretario A. Calzone – questa gravissima situazione non può più essere tollerata, bisogna dare un segnale forte; nonostante tutto ci aspettiamo che l’Amministrazione per una volta compia un gesto, un esempio, bisogna porre fine alle aggressioni, il personale deve avere la considerazione che merita, bisogna che i detenuti che si rendono responsabili di tali accadimenti siano assoggettati a ciò che la norma prevede e non lasciati impuniti. Il SiNAPPe esprime piena solidarietà e vicinanza ai colleghi».

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