R. e P.
Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza, il consigliere regionale Giovanni Muraca deposita interrogazione al Presidente della Giunta: “La Calabria faccia la sua parte”
Il consigliere regionale del Partito Democratico, Giovanni Muraca, ha depositato oggi un’interrogazione al Presidente della Giunta regionale della Calabria per chiedere chiarimenti sull’implementazione del “Reddito di Libertà”, destinato a supportare le donne vittime di violenza.
Il Reddito di Libertà, introdotto dal Governo con il DPCM del 17 dicembre 2020, è un contributo economico finalizzato a sostenere l’autonomia delle donne che hanno intrapreso un percorso di fuoriuscita dalla violenza, consentendo loro di affrontare spese per l’autonomia abitativa e la formazione dei figli minori.
Tuttavia, il fondo previsto per la Calabria, pari a 319.963 euro annui, è risultato insufficiente a soddisfare tutte le richieste di supporto presentate dalle donne vittime di violenza.
Muraca ha sottolineato come il Governo abbia incrementato il fondo destinato al Reddito di Libertà, portando l’importo mensile da 400 a 500 euro per ciascuna beneficiaria, ma ha evidenziato la necessità di un intervento della Regione Calabria per integrare questi fondi, come già fatto da altre regioni italiane, come Emilia-Romagna, Lazio e Molise.
Il consigliere Muraca ha quindi chiesto al Presidente della Giunta regionale se la Regione Calabria intenda contribuire a incrementare il budget per il Reddito di Libertà, per garantire che tutte le donne che ne hanno diritto possano beneficiarne senza riscontrare difficoltà economiche o burocratiche.
“È necessario che la Regione Calabria faccia la propria parte in un programma di supporto alle donne vittime di violenza, così com’è un diritto fondamentale che le donne abbiano accesso a risorse adeguate per costruire una vita nuova, lontana dalla violenza, e la nostra regione non può restare indietro rispetto ad altre realtà che stanno dando risposte concrete”, ha dichiarato Giovanni Muraca.