“La procedura di infrazione aperta dalla Commissione europea contro l’Italia sul tema del reddito di cittadinanza ha delle conseguenze gravi per la tenuta del nostro sistema sociale. La Commissione pretende infatti che il sussidio sia esteso anche agli stranieri di paesi UE appena arrivati in Italia nonché a coloro a cui è stato riconosciuto il diritto alla protezione internazionale, ad esempio i migranti che ottengono diritto d’asilo. Una richiesta che contrasta con la natura stessa del reddito di cittadinanza, destinato appunto ai cittadini, è che in un contesto di flussi migratori in crescita esponenziale, di progressivo allargamento delle maglie per concedere la protezione internazionale e di libera circolazione interna all’area Schengen può portare a un aumento notevole della platea di beneficiari sovraccaricando ancor più il nostro welfare. Tale procedura d’infrazione d’altronde conferma le ragioni del Governo circa la necessità di trovare uno strumento di protezione sociale più adeguato e che non si trasformi in un sussidio da erogare a chiunque decida di mettere le tende in Italia”.
Così l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo ha commentato l’annuncio da parte della Commissione europea di avvio di una procedura d’infrazione contro l’Italia a causa del reddito di cittadinanza, misura giudicata discriminatoria perchè riservata ai residenti su suolo italiano da almeno dieci anni e che Bruxelles chiede essere estesa anche agli stranieri arrivati nel nostro paese da poco tempo.