Rapinato mentre usciva per delle commissioni da due uomini che, arrivati a bordo di un’auto bianca, l’hanno avvicinato e dopo averlo minacciato verbalmente, l’hanno colpito ripetutamente e violentemente fino a farlo cadere per terra sull’uscio di casa, dopodiché gli hanno portato via diverse centinaia di euro e preso nel suo appartamento altri oggetti di valore.

Non contenti avrebbero poi cercato, con la forza, di sequestrarlo, obbligandolo a salire della loro auto, ma la vittima, approfittando di un momento di distrazione, è riuscita a fuggire, raggiungendo a piedi la Stazione dei Carabinieri di Reggio Calabria Principale, dove ha denunciato quanto accaduto.

Questa la violenta rapina di cui è stato protagonista, suo malgrado, un 27enne del capoluogo dello Stretto e su cui, dopo aver raccolto le tutte le necessarie informazioni, i militari hanno subito iniziato ad indagare per cercare di risalire nel più breve tempo possibile agli aggressori.

Indagini che hanno condotto gli investigatori fino a due venezuelani, rispettivamente di 37 e 31 anni, che sono ritenuti essere gli autori della rapina: i due, dopo esser stati fermati, sono stati infatti trovati in possesso di parte della refurtiva sottratta al 27enne, che era stata nascosta nei loro appartamenti e nelle loro auto.

Entrambe – come disposto dalla Procura della Repubblica, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri – sono stati così dichiarati in stato di fermo di indiziato di delitto e rinchiusi nel plesso di Arghillà della casa circondariale Panzera.

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