Si è conclusa con 8 rinvii a giudizio e 6 proscioglimenti l’udienza preliminare del processo agli agenti della polizia penitenziaria di Reggio Calabria accusati di tortura e lesioni personali aggravate ai danni di un detenuto di origine campana. Lo ha deciso il gup Vincenzo Quaranta – riporta l’agenzia di stampa Ansa.
Coordinata dal Procuratore Giovanni Bombardieri, dall’aggiunto Giuseppe Lombardo e dal sostituto Sara Perazzan, l’inchiesta ha ricostruito quanto sarebbe avvenuto nel carcere il 22 gennaio 2022 quando il detenuto vittima del pestaggio, ripreso dalle telecamere interne, aveva messo in atto una protesta, rifiutandosi di rientrare in cella dopo l’ora d’aria. A denunciare le violenze subite, a distanza di alcuni giorni, era stato lo stesso Peluso togliendosi la maglietta nel corso di un collegamento in videoconferenza col Tribunale di Napoli durante un processo e mostrando i segni delle percosse ai giudici, che hanno poi segnalato i fatti alla Procura reggina. Da qui le indagini hanno portato agli arresti di alcuni poliziotti della penitenziaria.