La Squadra Mobile di Reggio Calabria, in collaborazione con i colleghi dello Scip, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Roma “Fiumicino”, ha arrestato un trentacinquenne rumeno, raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in relazione all’omicidio di Francesco Catalano, avvenuto nel febbraio del 2019.

Quel giorno di quasi cinque anni fa, i killer non lasciarono scampo alla vittima che fu raggiunta da almeno sette colpi di arma da fuoco, esplosi a distanza ravvicinata, mentre si trovava nei pressi della sua abitazione, nel quartiere di Arghillà del capoluogo dello Stretto.

Le indagini, avviate subito dalla Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia locale, hanno immediatamente consentito di inquadrare il fatto di sangue nel più ampio contesto della criminalità organizzata cittadina.

Ed infatti, la misura eseguita a carico del rumeno si colloca nell’ambito della recente Operazione Gallicò, scattata a febbraio scorso.

Il destinatario del provvedimento restrittivo – che è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta dell’Ufficio di Procura – si era allontanato dal capoluogo pochi mesi dopo l’omicidio.

L’uomo è stato poi rintracciato ed arrestato, ai fini estradizionali, il 22 febbraio, nel Regno Unito, grazie ad una specifica attività curata dalla Squadra Mobile e, per i profili internazionali, dal servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, con il costante coordinamento della Dda reggino. Una volta rientrato in Italia è stato quindi portato in carcere.

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