L’Astronomia e la guerra
L’azione offensiva sconsiderata attuata dalla Russia nei confronti dell’Ucraina potrà avere conseguenze anche sulle Olimpiadi Internazionali di Astronomia a cui l’Italia è direttamente interessata in quanto paese organizzatore della XXVI edizione.
La Società Astronomica Italiana, attraverso il Presidente, prof. Roberto Buonanno, ha inviato a tutti i soci, di cui molti calabresi, la lettera che vorremmo rendere pubblica.
La Società Astronomica Italiana, a cui la Città Metropolitana ha affidato la gestione scientifica del Planetario Pythagoras, è presente nella nostra regione da quasi trenta anni. I risultati di questa presenza si possono leggere nei numeri dei ragazzi che partecipano alle Olimpiadi di Astronomia, nelle attività di formazione rivolti ai docenti, tra queste un ruolo nazionale riveste la Scuola di Astronomia di Stilo-Riace, giunta alla sua XXVI edizione, la prossima edizione sarà dedicata ai 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace.
Di seguito la lettera del prof. Roberto Buonanno:
Ma che c’entra la Guerra con l’Astronomia?
È quello che mi sono chiesto proprio oggi, quando Giuseppe Cutispoto, il coordinatore delle Olimpiadi Italiane di Astronomia, mi ha inviato un messaggio per informarmi che il 24 e 25 u.s. si sono svolte regolarmente le Gare Interregionali delle Olimpiadi Italiane di Astronomia. Giuseppe mi informava così che avevano partecipato alla competizione oltre 220 scuole su tutto il territorio nazionale e che l’organizzazione aveva visto il coinvolgimento di 57 giudici, composti da personale INAF, universitario e SAIt. Tutto questo impegno porterà alla selezione della squadra italiana che, a partire dalla partecipazione di diverse migliaia di studenti, dovrà “difendere i nostri colori” nella Finale Internazionale che si dovrebbe svolgere a Matera il prossimo ottobre.
“Difendere i colori”. Una frase che abbiamo sempre pronunciato con l’orgoglio venato dalla circospezione che ci suggeriscono le cronache sportive. Frase bellissima se ci riferiamo alla nostra storia e al lavoro che ci impegna a migliorare il nostro Paese, a conservare la nostra cultura e a conoscere quella degli altri. Ma chi difenderà a Matera i colori dell’Ucraina?
Come potranno essere selezionati i ragazzi ucraini che da quindici anni hanno sempre partecipato con onore alle Olimpiadi Internazionali?
Come potrà il Presidente russo del Comitato Internazionale assegnare una medaglia a un ragazzo o a una ragazza che si sono distinti nella conoscenza delle scienze del cielo, sapendo che ad altri è stata impedita la partecipazione?
Dovremo far finta di niente proprio a Matera, città della cultura?
Ecco il punto. A causa di una azione offensiva sconsiderata, Guerra e Astronomia non sono più due parole antitetiche.
Si tratta di una responsabilità enorme per chi l’ha compiuta.
Anche se facessimo finta di non saperlo.
Prof. Roberto Buonanno, Presidente SAIt
Ufficio Stampa 01/03/2022