Le operazioni di voto per gli organi di durata annuale e quelle per il rinnovo annuale della rappresentanza studentesca nel consiglio d’istituto delle istituzioni scolastiche d’istruzione secondaria di II grado si sono svolte entro il 31 ottobre. Per quanto concerne invece le elezioni per il rinnovo dei Consigli di Circolo/Istituto scaduti con il decorso anno scolastico, nonché delle elezioni suppletive nei casi previsti, la data delle votazioni è stata fissata nei seguenti giorni domenica 27 novembre 2022 (dalle ore 8.00 alle ore 12,00) e lunedì 28 novembre 2022 (dalle ore 8.00 alle ore 13,30).

L’utenza scolastica nella provincia reggina a vario titolo interessata è piuttosto numericamente consistente: alle urne sono stati chiamati i genitori dei 74.500 studenti delle scuole di ogni ordine e grado e ci ritorneranno in quegli istituti dove, come si diceva, sarà rinnovato il Consiglio d’Istituto. Gli oltre 28.500 allievi delle scuole superiori sono stati invece impegnati nel rinnovo della loro rappresentanza.

Per molti si tratta solo di adempiere a degli obblighi previsti dalla legislazione, per alcuni, invece, significa ancora realizzare quelle forme di partecipazione e democrazia tanto utili quanto necessari per una sana gestione della scuola pubblica italiana.

Purtroppo, di anno in anno, si assiste a un calo sempre maggiore della presenza dei genitori alla partecipazione attiva alla vita della scuola e questo dato emerge con spiacevole evidenza proprio in occasione delle votazioni per il rinnovo delle rappresentanze dei genitori nei consigli di classe e nei consigli di istituto, specialmente nelle scuole secondarie di secondo grado.

Infatti, nell’istruzione primaria i genitori interessati alle elezioni negli ultimi anni in Calabria sono stati mediamente il 35%, nella scuola secondaria di primo grado il 30,5% e nella scuola superiore appena il 13%. Il problema, si è notato, è soprattutto alle superiori, la presenza dei genitori è inversamente proporzionale all’età del figlio.

In questa prima fase, da un primo sondaggio, la percentuale di partecipazione si è mantenuta secondo gli standard precedenti, con alcune positive eccezioni, soprattutto negli istituti comprensivi, quindi non c’è da attendersi nessun cambiamento di rotta.

Ora sappiamo che la scuola è un’influente istituzione educativa ed occupa un ruolo significativo nella vita dei nostri figli, tant’è che è il punto di riferimento per la loro istruzione. E, se da una parte i genitori sono i principali responsabili dell’educazione dei ragazzi, va ricordato che la scuola compartecipa in questo ruolo formativo. La società nella quale siamo immersi si rivela essere molto complessa ed ai nostri figli vengono proposti molti modelli educativi (alcuni positivi altri no), per questo motivo il dar sostegno ad una “alleanza educativa” fra genitori e scuola produce una continuità educativa sana, che certamente aiuta i ragazzi a crescere con equilibrio e consapevolezza.

Anche le ultime vicende legate a processi di dispersione e abbandono e di violenza sul nostro territorio cittadino, richiamati nei mesi scorsi dalla stampa e dalla amministrazione comunale, evidenziano come vada rinsaldata l’alleanza tra pianeta famiglia e pianeta scuola.

Poiché le famiglie sono tra gli interlocutori privilegiati con i quali aprire un confronto critico su valori, finalità, scelte formative e quant’altro riguarda la vita della scuola, diventa, quindi, necessario diffondere da parte della scuola la cultura della partecipazione attiva dei genitori alla corresponsabilità educativa, in modo da favorirne la condivisione nel corso dell’intero anno scolastico.

Ma occorre anche che i genitori comprendano l’importanza di porsi al fianco della scuola e di collaborare costantemente con docenti e dirigente e che non è utile a nessuno delle due parti rivolgersi ai docenti soltanto nei momenti cruciali di fine trimestre/quadrimestre esclusivamente per avere informazioni circa l’andamento scolastico del figlio.

Il primo passo di un’alleanza scuola-famiglia, fondamentale per la crescita umana e culturale del figlio-alunno, è, pertanto, quello di costruire un sano e proficuo rapporto attraverso attività costanti di informazione e di condivisione della proposta progettuale educativa e didattica.

Inoltre, uno spazio genitori comunale servirebbe a rigenerare un comune sentire genitoriale che si è spappolato o addirittura disperso.

Insomma non genitori sindacalisti dei figli, ma genitori “progettuali”.

Forse un buon investimento che l’amministrazione comunale può fare è quello di far avere ad ogni famiglia il libro di Don Milani che più di 40 anni fa, aprì la sua “Lettera ad una professoressa” dicendo “Questo libro non è scritto per gli insegnanti ma per i genitori: è un invito ad organizzarsi”.

Guido Leone *già Dirigente tecnico U.S.R. Calabria