Con la selezione del prossimo direttore si avvia a conclusione il percorso condotto da Carmelo Malacrino al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. In carica dal 1° ottobre 2015, il suo incarico si concluderà il prossimo 30 settembre.
«Sono stati anni magnifici e allo stesso tempo molto difficili – dichiara Malacrino. Al mio arrivo il Museo era solo in parte aperto al pubblico, in attesa della conclusione dell’allestimento. Dall’indimenticabile inaugurazione del 30 aprile 2016 il MArRC ha raggiunto alti livelli, investendo in accoglienza, efficienza e sicurezza. Oggi il legame con la comunità del territorio è solido e dinamico, in sinergia con tanti enti e associazioni che condividono diverse attività. Inoltre, il lavoro di promozione svolto in rete con le altre istituzioni intorno al Cinquantesimo anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace sta producendo i suoi frutti, tra cui un forte incremento del numero di visitatori».
Con l’istituzione dell’autonomia, il MArRC ha portato avanti una gestione attenta e trasparente delle risorse finanziarie, con l’acquisizione diretta degli introiti di bigliettazione. Il trend di crescita è evidenziato dai dati dell’ultimo bilancio consuntivo, chiuso con un risultato economico positivo di € 1.545.617,32 e un avanzo di amministrazione di € 2.579.218,67.
«L’obiettivo perseguito e condiviso con l’intero staff – commenta Maria Elena Giangrande, segretario amministrativo del Museo – è sempre stato quello di offrire alla collettività il miglior servizio possibile, minimizzando i costi e garantendo la correttezza e la trasparenza delle procedure amministrative. Non è stato sempre facile; tante le sfide che in questi anni abbiamo dovuto affrontare. Penso all’alluvione del 2018, al periodo del Covid e alle difficoltà legate al graduale ritorno alla normalità. E poi, ancora prima, l’avvio dell’autonomia finanziaria e gestionale, con tutte le procedure di un Museo di nuova istituzione, portate avanti da Teresa Triolo che mi ha preceduta in questo ufficio. All’approssimarsi della fine del suo mandato, colgo l’occasione per ringraziare il direttore Malacrino per l’attività svolta in questi otto anni, per aver lavorato con noi sempre in prima linea, senza mai risparmiarsi, stimolando così ciascuno a fare del proprio meglio. Seppur dispiaciuta per la conclusione di questo percorso lavorativo, auguro al direttore di proseguire verso nuovi e maggiori successi».
Le entrate da bigliettazione stanno superando di gran lunga le aspettative, ben oltre le previsioni in bilancio che, in considerazione dell’importante anniversario dei Bronzi di Riace, già erano state stimate in crescita rispetto all’anno 2019 (ultimo anno pre-pandemia). Si è registrato un notevole incremento anche delle entrate derivanti dalla concessione in uso degli spazi museali, più che raddoppiate rispetto al dato 2019.
«Non è ancora il momento di lasciare il Museo – aggiunge il direttore. Guardandomi indietro, penso a tanti momenti e tante persone che arricchiscono quei ricordi. Ancor più, ritrovo una visione di crescita del Museo quale luogo della cultura dinamico e inclusivo. In questi anni abbiamo offerto centinaia di eventi, realizzato una trentina di mostre temporanee e restaurato migliaia di reperti. Sono contento di poter lasciare al prossimo direttore una squadra straordinaria nei vari uffici e un cospicuo “tesoretto” di oltre due milioni e mezzo di euro. Sarà utile per realizzare nuovi progetti, auspicando un’attenzione particolare alla conservazione e al restauro delle collezioni».
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