La venerata Effigie della Madonna della Consolazione ha lasciato da poco la Basilica dell’Eremo. Sorretta in spalla dai portatori della Vara, ha intrapreso il suo cammino che la porterà in città.

In migliaia all’Eremo ad attendere l’uscita dell’Effigie

Le navate e il sagrato della Basilica dell’Eremo si sono presto riempiti di fedeli, accorsi in gran numero, fin dalle prime ore del giorno. C’è chi ha vegliato tutta la notte in preghiera ai piedi del Quadro. È il giorno della festa tanto attesa dai reggini: quella in onore della Madonna della Consolazione.

Una tradizione che si rinnova con il passare del tempo, ma che, al contempo, richiama ogni credente a rinnovarsi nel profondo, a lasciarsi trasformare dall’incontro con la Consolatrice e suo Figlio. Lo ha ricordato, del resto, monsignor Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, nel rivolgersi con parole colme di emozione e commozione alla “Mamma”, Madre della Consolazione, durante la messa celebrata alle 6:30 che, storicamente, precede l’uscita.

Le “tappe” della processione

Lungo il tragitto, l’incontro con la gente e le tradizionali “tappe”, prima dell’arrivo in Cattedrale dove il quadro della Madonna della Consolazione resterà fino a domenica 24 novembre: l’Istituto Ortopedico, il Policlinico “Madonna della Consolazione” lungo via cardinale Portanova. A seguire, la fermata e la preghiera all’altezza degli Ospedali Riuniti, per l’affidamento a Maria di malati e sofferenti.

Subito dopo, la sosta di fronte a Palazzo Campanella per l’omaggio del Consiglio regionale. Quindi piazza della Consegna, dove i cappuccini, come da secolare tradizione, affidano il quadro di Maria all’arcivescovo metropolita, monsignor Fortunato Morrone. Segue, dunque, il cammino della processione lungo il corso Garibaldi con la tappa difronte al comune a precedere l’atteso arrivo in Piazza Duomo, suggellato dalla sempre suggestiva “volata” finale della Vara, con il quadro che fa il suo ingresso in Cattedrale, accompagnato dal grido dei portatori – «Evviva Maria» – e dagli applausi e preghiere dei fedeli, desiderosi di “abbracciare” la loro Madre.

Il quadro della Madonna della Consolazione in Cattedrale, il programma delle celebrazioni eucaristiche

In Duomo, nel pomeriggio di oggi, saranno celebrate due Messe: alle 17 si svolgerà il pellegrinaggio mariano dell’Unitalsi, e alle 19 sarà celebrata l’Eucaristia, presieduta dall’arcivescovo emerito, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini.

Domani, domenica 15 settembre, dopo le Messe delle 7.30 e delle 9, l’arcivescovo Morrone presiederà in Cattedrale la liturgia pontificale alle 11. Poi, nel pomeriggio, le Messe saranno alle 17 (presiederà l’arcivescovo emerito Vittorio Luigi Mondello) e alle 19 (presiederà l’arcivescovo ordinario militare d’Italia monsignor Santo Marcianò).

Lunedì 16 le Messe in Duomo saranno celebrate alle 7.30, 8.30, 9.30 e 10.30; quest’ultima celebrazione sarà animata dalla comunità del Seminario arcivescovile Pio XI di Reggio Calabria. Alle 18, sempre nella Cattedrale, l’arcivescovo metropolita Morrone presiederà i Vespri della solennità di Maria, Madre della Consolazione, cui seguirà alle 19 un momento mariano di meditazione spirituale e musicale.

L’articolo Madonna della Consolazione, è il giorno della festa proviene da Avvenire di Calabria.

FONTE: https://www.reggiobova.it/madonna-della-consolazione-e-il-giorno-della-festa/

Foto sotto profilo fb Francesco Cannizzaro

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, come da tradizione, ha atteso e accolto il Quadro della Madonna della Consolazione in Piazza della Consegna, insieme agli esponenti della giunta comunale e del consiglio metropolitano.

«Accogliamo e vestiamo la città a festa, come è giusto che sia, e cerchiamo di farlo nel migliore dei modi per mostrare Reggio al suo meglio ai tanti cittadini, pellegrini, turisti e reggini di ritorno», ha detto il sindaco Falcomatà sottolineando «l’importanza di una ricorrenza che va vissuta con raccoglimento e passione».

«Affidiamo a Maria – ha concluso Giuseppe Falcomatà – la speranza che, pur nelle diversità vedute, la città trovi sempre quell’unità indispensabile a farla crescere sotto il profilo sociale, economico e culturale».