La dottoressa Patrizia Foti della Uilpa ha espresso vicinanza al dott. Gerardis ed all’esempio che ha dato ieri in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario con il suo rientro dopo il malore, segno di tenacia e di attaccamento al dovere. Esempio che deve essere monito per tutti, soprattutto per coloro che hanno responsabilità oggettive sui posti di lavoro e che possono essere loro stessi da esempio per tutti i lavoratori. Ora il testo dell’intervento :

INTERVENTO INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO 2020

Egregio Signor Presidente, La ringrazio per l’invito e saluto cordialmente tutti gli ospiti presenti, le Autorità, i Magistrati e l’Ordine Forense. Sono qui per rappresentare la Uilpa Giustizia Nazionale, quale portavoce delle legittimità del personale giudiziario.
E con sommo rammarico che constatiamo, a ben più un anno di distanza e nonostante le promesse ricevute, le medesime criticità consistenti sia nella carenza di organico, che nelle infrastrutture di alcuni Uffici del Distretto.

Il momento storico che stiamo vivendo, ci impone delle riflessioni su come vogliamo concretamente modificare la realtà dei nostri Uffici e su come dobbiamo superare il mancato turnover e l’attuale piano assunzionale. Non basteranno le migliaia di assunzioni annunciate dal Ministro, per sanare l’emorragia organica che si sta registrando negli Uffici giudiziari a causa dei pensionamenti per raggiunti limiti d’età, delle dimissioni e per la quota cento.
La carenza di personale amministrativo degli Uffici dell’intero Distretto, in particolare di alcuni Uffici come il Tribunale Distrettuale di Reggio Calabria, che soffre di una scopertura di personale superiore al 45% e della Procura della Repubblica, con una scopertura pari al 20%, associata all’aumento delle sopravvenienze dei flussi di lavoro, determinerà un grave danno alla salute dei lavoratori ed al regolare corso della giurisdizione civile e penale.

E’ necessario un progetto di pianificazione strategica che metta al primo posto l’implementazione dell’efficienza del sistema giudiziario e amministrativo, non solo attraverso un piano assunzionale triennale, ma anche e soprattutto con la valorizzazione delle professionalità e dell’esperienza che il personale giudiziario ha maturato, oltre all’adozione di modelli organizzativi tesi a promuovere il benessere psicofisico dei lavoratori.
Le attuali condizioni del personale amministrativo impongono, con urgenza, un piano straordinario d’intervento ed una tempestiva rimodulazione in ampliamento delle piante organiche, mai adeguate nel corso degli anni, neanche in funzione dell’aumento della pianta organica dei Magistrati.

Il rischio che ne deriva è la paralisi del funzionamento degli uffici giudiziari, perchè il personale è poco, è stanco ed è provato da ritmi giornalieri frenetici.
Imprescindibile diventa anche l’assegnazione di nuovi assistenti giudiziari presso il distretto di Reggio Calabria, primo Ufficio giudiziario d’Italia con la Direzione Distrettuale Antimafia, sia per carico di lavoro che per numero di procedimenti, baluardo della lotta alla criminalità organizzata, che sino ad oggi ha registrato la percentuale tra le più esigue delle nuove assunzioni a livello nazionale. Solo 54 unità sono state assegnate al Distretto, sul complessivo di 3586 assunzioni di assistenti giudiziari al 31 dicembre 2019, non provvedendo all’interpello straordinario in deroga dei primi 1400 vincitori destinati al Nord Italia.

Ci aspettavamo una svolta da parte della politica in tema di finanziamenti al settore Giusitizia, ma scrutando attentamente il Documento di Economia e Finanza, che descrive lo scenario economico previsto per l’attuale triennio, con interventi specifici su ciascun settore, quali la riduzione della durata del processo civile mediante una gestione efficiente dei procedimenti e norme per assicurare la disciplina processuale ed il potenziamento della lotta alla corruzione, purtroppo apprendiamo che, a causa dell’applicazione della spending review, formula oramai inserita nel processo di programmazione delle attività di bilancio, non sono stati previsti aumenti dei fondi da destinare per il personale amministrativo.

Riteniamo indispensabile lo stanziamento di fondi stabili, essenziali per ridare ossigeno a tutte le attività dell’amministrazione giudiziaria, perché solo così possiamo migliorare e soddisfare le esigenze sia del cittadino che del lavoratore!
Tutto ciò si può raggiungere solo attraverso le interazioni positive tra le diverse parti sociali.
In materia di digitalizzazione dei servizi, che ha come obiettivo di rendere sempre più funzionale l’utilizzo delle piattaforme digitali, di innalzare il livello dei servizi garantiti ai cittadini e alle imprese attraverso strumenti telematici, segnaliamo la scarsità di fondi destinati a tal fine, nonchè la scarsità di supporti informatici avanzati.
Tutto ciò si traduce nel rischio di non centrare l’obiettivo per il miglioramento della funzionalità degli uffici giudiziari.

Al tempo stesso le esigenze di riorganizzazione dell’intero settore Giustizia, dovranno essere rivolte anche alla riqualificazione giuridica del personale in servizio, alla sua formazione e alle progressioni economiche, nonché allo scorrimento integrale delle graduatorie del 21 quater L.132/2015 per cancellieri e Ufficiali Unep.
Ad oggi, siamo ancora in attesa della pubblicazione del bando di concorso per gli Ausiliari, la pubblicazione degli interpelli ordinari e straordinari, l’attuazione dell’art.492 bis CPC per gli Ufficiali giudiziari, nonché lo scorrimento della graduatoria degli assistenti giudiziari idonei, per le quali basterebbe attuare, con celerità e concretezza, gli impegni contenuti nell’accordo siglato tra le parti sociali e l’Amministrazione il 26 aprile 2017 e recepito dal DM. Del 9 novembre 2017. Auspichiamo, inoltre, l’approvazione dell’Emendamento riservato ai Tirocinanti della Giustizia a livello Nazionale e regionale, in discussione alla Camera dei Deputati il prossimo 3 febbraio, affinchè vengano valorizzate le attività espletate.

E infine non possiamo che rimanere sconcertati dal mancato completamento del nuovo Palazzo di Giustizia, da anni posto lì a ricordarci quanto inconcludenti siano i soli proclami, dalle continue e quotidiane difficoltà che si registrano negli Uffici giudiziari del Distretto in tema di sicurezza, della maggiore sofferenza che vivono i lavoratori e l’utenza presso le cancellerie e le aule di udienza del Tribunale di Reggio Calabria, per il mancato funzionamento del sistema di climatizzazione che è stato oggetto anche di un tavolo tecnico in Prefettura lo scorso 14 ottobre. Nonostante le continue azioni ed i profusi interventi da parte dei capi uffici e l’impegno di S.E. il Prefetto Mariani, non è stato possibile risolvere le problematiche evidenziate, a causa della solita lungaggine burocratica che non ha permesso lo sblocco dei fondi economici da parte del Ministero della Giustizia.
Disattese, quindi tutte le promesse messe in campo durante la predetta riunione, ad oggi, stiamo a lottare e lavorare con cappotti d’inverno a ventagli d’estate.

Le consuete problematiche in materia di sicurezza e di igiene, presenti all’interno del CEDIR, accompagnano ed attanagliano quotidianamente tutti i lavoratori e gli avventori della struttura, costretti, oramai, alla più eroica delle sofferenze e cioè la consapevole rassegnazione sociale, dalla quale è impossibile fuggire e per la quale, ad oggi, nessuna soluzione è stata attuata dall’amministrazione centrale che ha il compito di tutelare i propri dipendenti, perché “La giustizia” è la costante e perpetua volontà, tradotta in azione, di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto; un ufficio deontologico ed inviolabile!

Patrizia Foti
Vice Coordinatore Nazionale Uilpa – Giustizia