È finito in arresto un uomo di nazionalità georgiana, accusato di ripetuti maltrattamenti sulla compagna, una giovane ucraina di 29 anni: grazie all’intervento dei Carabinieri di Reggio Calabria è stata però bloccata quella che viene definita dagli stessi militari come un’escalation di violenza.
L’episodio si è verificato nel pomeriggio del 1° novembre scorso, quando una chiamata al 112 ha segnalato una situazione di pericolo nel parcheggio di un supermercato cittadino.
La donna, disperata e visibilmente provata, ha chiesto aiuto ai carabinieri, raccontando di essere vittima di maltrattamenti continui e di gravi abusi psicologici e fisici da parte del compagno.
La pattuglia della Radiomobile, intervenuta sul posto in tempi rapidi, ha raccolto la denuncia della vittima, valutando immediatamente la necessità di misure protettive. La 29enne è stata quindi accompagnata in caserma insieme al figlio minorenne della coppia, un bambino di 8 anni, e poi collocata in una struttura protetta.
La mattina successiva, però, la giovane ha deciso di rientrare a casa. Una scelta che non ha lasciato indifferenti i militari che hanno continuato a monitorare la situazione, intervenendo prontamente per scongiurare ulteriori rischi.
Durante un controllo presso l’abitazione, hanno infatti trovato un clima di alta tensione: l’uomo, incurante della loro presenza, ha minacciato di morte la compagna, manifestando un’evidente pericolosità.
Considerata la situazione e i rischi immediati per la donna, i Carabinieri hanno arrestato l’uomo, che ha opposto resistenza in ogni modo prima di essere bloccato e che è stato condotto nel carcere di Arghillà.
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