Si divide in due tronconi il processo “Lucignolo”, l’inchiesta della Guardia di Finanza e Polizia metropolitana di Reggio Calabria che ha scoperto il presunto diplomificio di Condofuri, dove si assicurava qualsiasi tipo di attestato o certificato – lauree e diplomi in primis – dopo aver sborsato sostanziosi pagamenti.

Come riporta Francesco Tiziano su gazzettadelsud oggi in edicola, ieri mattina davanti al Giudice dell’udienza preliminare le dieci persone coinvolte: tre  proseguiranno con il rito abbreviato; stralciata per motivi di salute la posizione di imputato  e a giudizio in Tribunale collegiale a Reggio Calabria con inizio fissato al 23 novembre i restanti 6 imputati.

Per la Procura sarebbero state numerose le vittime dei raggiri, coloro che avrebbero pagato per ottenere una laurea, abilitazione all’insegnamento o un certificato di conoscenza di lingue straniere. Tra le accuse contestate dai Pubblici ministeri Stefano Musolino e Paolo Petrolo i reati di truffa, falso, appropriazione indebita e autoriciclaggio.

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