Il titolare di un B&B, un 50enne reggino, è finito ai domiciliari – su richiesta della Procura locale – con l’accusa di aver svolto abusivamente la professione di medico chirurgo senza avere alcun titolo professionale.

Le indagini, svolte dai carabinieri del Nas a partire dall’anno scorso, che hanno visto il soggetto anche venire pedinato, ma che si sono avvalse inoltre di quanto raccontato da numerosi testimoni e di analisi documentali, hanno portato a far ritenere che l’indagato, dal 2017, abbia allestito in riva allo Stretto quattro ambulatori di tricologia chirurgica ma senza autorizzazioni, dunque abusivi.

Lo stesso avrebbe quindi eseguito numerose operazioni di trapianto di capelli con la tecnica FUE, somministrando anestesia locale e prescrivendo farmaci per il decorso post operatorio, senza alcun titolo e mettendo dunque in pericolo la salute di quanti si erano affidati alle sue cure.

Durante gli interventi, peri i quali i pazienti avrebbero pagato circa 2500 euro, il 50enne sarebbe stato assistito da tre collaboratori, tra cui una infermiera, anch’essi denunciati in stato di libertà per concorso nell’esercizio abusivo della professione sanitaria.

Contemporaneamente alla misura cautelare sono stati sequestrati un sito internet ed una pagina facebook che sarebbero stati usati per procacciare clienti, che provenivano non solo dalla Calabria ma anche dalla Sicilia. Sigilli inoltre per un ambulatorio medico e della strumentazione che vi era presente.

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