Un incubo durato mesi, tra maltrattamenti e sofferenze subite da parte della badante, una 52enne ucraina. Quella che avrebbe dovuto essere una mano, un aiuto ed un sostegno per una 83enne reggina, si sarebbe quindi trasformata in tutt’altro, tra violenze fisiche e psicologiche quotidiane.

La vittima, fragile e indifesa a causa dell’età e delle sue condizioni di salute, avrebbe subito in silenzio fino a quando il figlio, insospettito dai lividi e dalle ecchimosi sul corpo della mamma ha deciso di agire.

È così che si è rivolto ai carabinieri denunciando e facendo scattare le indagini che rapidamente ed efficacemente hanno consentito ai militari di metter fine a questa terribile vicenda, restituendo dignità e sicurezza all’anziana.

Un figlio inizialmente incredulo di fronte all’idea che una persona incaricata di prendersi cura della madre potesse invece abusarne, ma che dopo aver notato i segnali di disagio dell’anziana ha scelto di non ignorarli.

Dopo aver sentito vicini e conoscenti, si è così recato in caserma esponendo i suoi sospetti. I carabinieri hanno voluto vederci altrettanto chiaro e in poco tempo hanno raccolto una serie di prove a carico della badante, ottenute grazie alle riprese estrapolate dalle telecamere installate di nascosto e dalle testimonianze.

Immagini che avrebbero confermato la gravità delle violenze subite dalla 83enne: spinte, strattonamenti, imboccature forzate di cibo e atteggiamenti aggressivi e vessatori.

Il materiale raccolto mostrerebbe l’ucraina che invece di dare assistenza all’anziana, si sarebbe comportata in modo crudele e insensibile, mettendo anche a rischio la salute e la dignità della donna.

Sulla base delle prove raccolte, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’allontanamento immediato della badante e il divieto di avvicinarsi all’abitazione della vittima, una misura che ha permesso di garantire la sicurezza di quest’ultima mettere fine a una lunga fase di sofferenza.

L’IMPORTANZA DELLA SEGNALAZIONE

Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, la donna è stata sottratta a una situazione di pericolo e può finalmente ritrovare serenità e dignità. Tuttavia, casi simili si verificano ancora troppo spesso e molte vittime, per paura o per mancanza di informazioni, non denunciano.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria invita tutte le persone vittime di violenze domestiche a denunciare gli episodi e a rivolgersi alle Forze dell’Ordine per ricevere aiuto.

È fondamentale che familiari, amici e vicini prestino attenzione ai segnali di maltrattamenti e non abbiano timore di segnalare situazioni sospette.

Spesso, la segnalazione di un familiare o di un conoscente può fare la differenza tra il prolungarsi di un incubo e la salvezza della vittima.

cn24tv.it