È stata intensificata l’attività di controllo della filiera ittica da parte della Guardia Costiera, che in vista delle festività natalizie ha svolto (e sta ancora svolgendo) una serie di attività mirate, così come disposto dalla cabina di regia istituita presso il Ministero dell’Agricoltura, volta alla tutela del settore ed al contrasto di ogni pratica illegale.

L’operazione – che ha preso il nome di e-Fishing – è in corso in tutta Italia, e si concluderà a fine gennaio prossimo. Si propone l’obiettivo di svolgere un attento monitoraggio del territorio (anche tramite controlli sul web) per poi seguire attività operative e di verifica sul posto, in modo da svolgere gli opportuni accertamenti per scongiurare eventuali pratiche illecite.

Coordinate a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera, le attività sono gestite a livello territoriale dalle quindici direzioni marittime regionali ed hanno visto impiegato un contingente di oltre 1.500 militari e 450 mezzi, che fino ad ora hanno svolto oltre diecimila controlli, che hanno portato alla scoperta di 746 illeciti, al sequestro di 233 attrezzature, a sanzioni per oltre 1 milione ed al sequestro alimentare di circa 200 tonnelate di prodotti ittici.

In tale quadro, è notevole l’attività della Direzione Marittima di Reggio Calabria, che a seguito di 252 ispezioni ha svolto circa mille controlli, facendo emergere 47 illeciti amministrativi sanzionati per ben 57 mila euro. Sequestrate anche 11 attrezzature da pesca e circa 2.200 chili di prodotti ittici.

Da segnalare anche l’attività che ha portato al sequestro di 676 chili di prodotto per mancanza di tracciabilità, rinvenuto all’interno di un punto commerciale della provincia e il sequestro di 500 vasetti di polpa di riccio anch’essi privi di tracciabilità occultati all’interno di un’autovettura agli imbarcaderi di Villa San Giovanni e destinati al mercato siciliano.

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