Erano state trasformate in vere e proprie discariche a cielo aperto le aree individuate e sequestrate dai Carabinieri della stazione di Gioia Tauro e dal Nucleo Forestale di Cittanova, impegnati in una serie di meticolosi controlli del territorio volti proprio a contrastare i reati ambientali.
Purtroppo però, le due vaste zone – estese per oltre 450 metri quadrati – sono state rinvenute letteralmente sommerse da rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi.
La prima è stata individuata al di sotto del Ponte Petrace, nei pressi dell’omonimo torrente: si tratta di un’area pubblica di quasi 300 metri quadri, sulla quale sono stati rinvenuti rifiuti comuni ma anche lastre di amianto, scarti meccanici, parti di autocarrozzeria, pezzi della lavorazione del legno e pneumatici.
La seconda zona invece, in località Guardiola, sebbene di estensione ridotta – all’incirca 150 metri quadri di suolo pubblico – era comunque sommersa da rifiuti generici accompagnati da lastre di amianto (alcune delle quali danneggiate) e materiali edili di risulta. In entrambi i casi, sono stati rinvenuti anche numerosi ingombranti ed elettrodomestici.
Predisposti ulteriori accertamenti per verificare la presenza di combustibili o di oli esausti che potrebbero aver inquinato il terreno sottostante, che è privo di qualsiasi protezione.
La zona era già stata soggetta a controllo nel 2021, quando vennero sequestrate quattro aree comunali sommerse da cumuli di rifiuti.
Inoltre, nel mese di settembre scorso, i militari avevano denunciato alcune persone per aver realizzato una cava – profonda più di 15 metri e larga oltre 20 metri – senza alcuna autorizzazione, proprio in prossimità del torrente Petrace. L’area è stata sequestrata assieme a due mezzi rinvenuti nel cantiere.
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