COMUNICATO STAMPA
13/ 5/ 23
UNA GIORNATA IN FAMIGLIA
Un abbraccio oltre i confini
“Siamo tutte profondamente convinte della bontà della frase
‘la differenza tra una madre buona e una cattiva non sta nel commettere errori, ma in ciò che si fa degli errori commessi’.
Proprio per questo ci siamo impegnate in questo piccolo grande percorso che ha restituito a tante madri e tanti figli un pizzico di quotidianità.”
Parole, all’unisono, di tutte le componenti del Comitato Donne Reggine, impegnate da diverse settimane in un progetto che oggi si è (momentaneamente) concluso in grande stile: “Una giornata in famiglia
– Un abbraccio oltre i confini”, incontro speciale tra mamme detenute e
figli, ma anche figlie detenute e mamme. Insieme per una mattinata intera, dove hanno condiviso momenti di riflessione, di divertimento, di convivialità e, soprattutto, di forte emozione.
Per celebrare la Festa della Mamma, questo evento è stato il grande
regalo che il Comitato Donne Reggine, d’intesa con l’Istituto penitenziario di Reggio Calabria e con la collaborazione
dell’Associazione “Liberamente”, ha voluto donare alle donne che vivono
uno stato di sofferenza emotiva profonda, chiamate a scontare la propria
pena dentro quattro mura.
È la prima volta che il luogo di reclusione reggino apre le porte a questa
ricorrenza.
La proposta del movimento spontaneo femminile si è inserita alla perfezione in una progettualità educativa preesistente nella Casa Circondariale, mirata a curare il mantenimento e il recupero degli affetti familiari, trovando quindi l’immediata disponibilità della Direzione.
Così, per una giornata, l’interno della Casa Circondariale “Panzera” di
Reggio Calabria si è trasformato in qualcosa di diverso, in un luogo
carico di gioia, dove ritrovarsi col sorriso.
“Una giornata in famiglia” si è aperta con un momento di dialogo,
riflessione, condivisione dal carattere più istituzionale, durante cui a
prendere la parola sono stati: il padrone di casa, Giuseppe Carrà, Direttore degli Istituti penitenziari di Reggio Calabria; Sabina Cannizzaro, del Direttivo del
Comitato Donne Reggine, Angela Campolo, del Direttivo dell’Associazione
Liberamente, S.E. Fortunato Morrone,
Arcivescovo metropolita di Reggio-Bova, Daniela Tortorella, Presidente
del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, Giovanna Russo, Garante dei detenuti per il Comune di Reggio Calabria, Paolo Praticò, Garante dei detenuti per la Città metropolitana di Reggio Calabria, Antonio Marziale, Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. Ma le vere protagoniste sono state le detenute, tutte le 35 che hanno partecipato al progetto e che, nell’occasione di oggi, hanno affidato le
loro emozioni alla voce di alcune compagne: Barbara, Sandy, Caterina,
Roberta e Laura. Sulle note di chitarra magistralmente suonata da un
ospite a sorpresa, il Musicantore Fulvio Cama, sono state loro cinque a parlare rappresentando i pensieri ed i sentimenti di un’intera Sezione femminile. Settimane intense hanno preceduto questa giornata. Nel
frattempo, infatti, le “ospiti” della Casa Circondariale non hanno solo
scritto, hanno anche creato: opere artistiche, poesie, braccialetti, cesti
con doni per i loro figli e per le autorità presenti oggi. E hanno fatto
emozionare tutti, con l’immensa profondità delle loro emozioni, quelle
stampate sul volto, quelle trasmesse da una lacrima o da un sorriso
spontaneo, o magari messe nero su bianco su fogli di carta riempiti di
parole pesanti come pietre.
Poi, è arrivato il momento più toccante, quello dell’accoglienza, dell’abbraccio fisico ed emozionale, quello tra mamme e figli, finalmente insieme, mettendo fine all’ attesa. È stato bellissimo, anche solo vedere, toccare con mano, la felicità altrui. All’accoglienza, avvenuta in luoghi di sicurezza allestiti a festa per l’occasione, curati dall’associazione ludico educativa “Lelefante”, è seguito uno spettacolino di magia e risate,
grazie ai fantastici sketch di “Giocolareggio”, che hanno saputo
coinvolgere mamme e figli in un unico grande gioco di gruppo. Infine, il
momento di convivialità con gli immancabili dolcini offerti dalla
Pasticceria “Zio Torta” per concludere in bellezza una giornata che le
detenute e tutte le persone coinvolte nel progetto, di certo, non
dimenticheranno mai.