Scritto e diretto da Jonas Carpignano, il film conclude la trilogia sulla Calabria e Gioia Tauro del regista che include Mediterranea e A Ciambra. Presentato in anteprima mondiale alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2021, ha vinto l’Europa Cinema Label.
Il giorno dopo la festa per i 18 anni della sorella maggiore, la 15enne Chiara (Swamy Rotolo, per questo ruolo premiata con il David di Donatello come miglior attrice protagonista) saluta inaspettatamente il padre, costretto a partire per un viaggio improvviso. La ragazza, giovane ma molto sveglia e tenace, originaria di Gioia Tauro inizia ad indagare sui motivi che hanno spinto il padre a lasciare la loro città natale scoprendo che, l’uomo che aveva sempre adorato, in realtà è un’affiliato della ‘Ndrangheta.
NOTE DI REGIA. Il regista ha voluto spiegare in questo modo cosa, secondo lui, si cela dietro questa rappresentazione: Per me A Chiara è molto più un film sulla famiglia di quanto non lo sia sulla mafia. Non c’è dubbio che per numerosi aspetti la cultura mafiosa infiltri la vita quotidiana. Ma non è dominante, come pensa la maggior parte della gente e non assomiglia a quello che vedo spesso nelle fiction. Io, per esempio, non ho mai visto una sparatoria come quelle nei film in dieci anni a Gioia Tauro. All’inizio non avevo affatto in mente l’idea di fare un trittico. Ma ben presto ho capito che volevo realizzare tre film su tre aspetti di questa città. Il primo era la comunità africana, il secondo, questa comunità rom un tempo nomade, ma divenuta completamente sedentaria e insediata a Gioia Tauro. Infine, la Malavita, le persone coinvolte nell’economia sotterranea creata dalla mafia.
Swamy Rotolo ha vinto il premio come miglior attrice protagonista ai David di Donatello 2022 per la sua interpretazione nel film A Chiara.