Reggio Calabria. Sull’episodio sono in corso indagini da parte della Polizia di Stato. Sul posto a svolgere gli accertamenti gli agenti della Scientifica che, assieme alle altre componenti, tra cui la Digos, hanno lavorato fino al tardo pomeriggio per ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Ignoti – secondo la prima ricostruzione – si sarebbero resi responsabili di un raid all’interno della sede della Fondazione intitolata alla memoria del compianto Sinbdaco di Reggio Calabria, Italo Falcomatà.

Hanno bruciato foto, lettere, album, documenti, rotto vetri, imbrattato muri, divelto alcune porte, distrutto targhe e premi, portando via alcune medaglie e due computer pieni di documenti storici e di cataloghi della biblioteca. A darne notizia, nel corso della sua diretta facebook serale, il figlio del sindaco della “Primavera” di Reggio e attuale primo cittadino, Giuseppe.
“A chi ha fatto tutto questo vorrei dire – le parole di Falcomatà – che non ha offeso solo la memoria di un uomo, di mio padre, non ha colpito la mia famiglia o la Fondazione che porta il nome di Italo Falcomatà.
Ma ha offeso un luogo che è simbolo di un’intera comunità, ha offeso i cittadini di Reggio Calabria e un pezzo della storia della nostra città e del patrimonio culturale, politico ed amministrativo che appartiene a tutti noi”.
Reggiotv.it