È stato arrestato e posto ai domiciliari, con l’accusa di omicidio colposo, il 45 enne pastore di Satriano proprietario del gregge che pascolava nell’area attrezzata per pic-nic sita in località Monte Fiorino di Satriano in cui la 20enne Simona Cavallaro nello scorso mese di agosto è stata uccisa dai cani posti a protezione dello stesso gregge.
I Carabinieri della locale Compagnia hanno dato esecuzione all’ordinanza nei confronti dell’uomo, che è titolare di un’azienda zootecnia di allevamento di ovini e caprini. Il pomeriggio del 26 agosto scorso la ragazza si era recata nell’area attrezzata per organizzare un pic-nic, quando si è imbattuta in un gregge di capre e pecore protetto da dodici cani, che l’hanno aggredita e uccisa. La morte della giovane è avvenuta alla presenza di un suo amico, che è riuscito a sfuggire ai cani trovando riparo all’interno di una vicina chiesetta in legno.
L’ipotesi accusatoria è che l’allevatore “abbia introdotto e fatto pascolare abusivamente il gregge all’interno dell’area attrezzata per pic-nic di località Monte Fiorino di Satriano dal 24 agosto 2021; abbia arbitrariamente invaso quel terreno di proprietà del Comune di Satriano, destinandolo a pascolo, ove peraltro utilizzava una struttura abusiva ivi sussistente, per porre al riparo il gregge ed i cani; abbia lasciato pascolare in sua assenza il proprio gregge con al seguito un branco di cani ed abbia omesso di vigilare sul comportamento dei cani stessi, non essendo presente insieme a loro e al suo gregge serbando una condotta gravemente imprudente, negligente ed imperita e manifestando totale disinteresse per le basilari norme comportamentali nello svolgimento della propria attività di allevatore oltre che per l’altrui incolumità”.
Tra le contestazioni elevate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro figurano infatti anche i reati di introduzione ed abbandono di animali in fondo altrui, invasione di terreni e pascolo abusivo.
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