R. e P.
I familiari stavano già curando i preparativi per festeggiarlo nell’imminente 20 febbraio, quando avrebbe compiuto 102 anni. Nessuno si sarebbe mai aspettato quell’improvviso crollo che ha portato via Demetrio Spanò, il quale era in buona salute e, pur con i suoi tempi, coltivava ancora il piccolo terreno avuto dai genitori ad Ortì Superiore. Ci ha lasciati così uno degli ultimi protagonisti e testimoni della seconda guerra mondiale, dei campi di concentramento nazisti e della faticosissima ricostruzione dell’Italia.
Due anni fa, il 20 febbraio 2020, in un albergo cittadino con vista sullo Stretto, per i suoi cento anni Demetrio Spanò è stato omaggiato pure dall’allora sindaco Giuseppe Falcomatà oltre che da familiari, parenti ed amici, intervenuti persino da molto lontano, poiché la sua bontà e signorilità gli ha guadagnato la simpatia e la fraternità di una infinità di persone. In particolare a Isca sullo Jonio e a Badolato, in provincia di Catanzaro, dove aveva iniziato a lavorare come ferroviere 73 anni fa.
L’estremo saluto verrà dato nella Basilica di Santa Maria della Consolazione, conosciuta come Santuario dell’Eremo, sulle alture reggine, domani, giovedì 17 febbraio alle ore 10.30 con le cautele previste per il Covid. Al figlio Pino e ai familiari tutti l’abbraccio di amici e parenti, in particolare dell’Università delle Generazioni.
UNIVERSITA’ DELLE GENERAZIONI – DOMENICO LANCIANO