I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal GIP di questo capoluogo, con il quale è stata disposta la sospensione dalle funzioni e dall’esercizio del Pubblico Ufficio a carico di una dirigente medico (F.S. di anni 60) in servizio presso il Reparto di Ginecologia ed Ostetricia del Grande Ospedale Metropolitano “BIANCHI-MELACRINO-MORELLI”. Con il medesimo provvedimento è stato, altresì, disposto il sequestro di oltre € 165.000,00, quale profitto dei reati di peculato, abusi di ufficio e truffa aggravata in danno dello Stato, commessi dal predetto dirigente in violazione del regime di cd “Intramoenia allargata”.
L’iniziativa rappresenta l’epilogo di articolate investigazioni, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, dott. Giovanni Bombardieri e dal Procuratore Aggiunto, dott. Gerardo Dominijanni, e dirette dal Sostituto Procuratore, dott.ssa Sara Amerio.
L’attività d’indagine svolta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, attraverso una capillare ricostruzione delle diverse centinaia di visite effettuate negli anni da parte della professionista, ha consentito di verificare le condotte compiute dal medico che, oltre a violare in diversi casi il rapporto di esclusività instaurato con l’Ente ospedaliero, trattenendo per sé somme invece destinate alla medesima Azienda ospedaliera, è risultata, in numerosi casi, aver anche attestato falsamente la sua presenza in servizio, mediante la timbratura del “Badge”, nel mentre risultava impegnata nell’esercizio di attività privata.
Pertanto, in esecuzione della predetta ordinanza applicativa di misura reale, i finanzieri reggini hanno individuato e, contestualmente, sottoposto a sequestro, un significativo compendio patrimoniale direttamente riconducibile all’indagata, composto da disponibilità finanziarie liquide (conti correnti, fondi di gestione del risparmio) e da immobili.
L’attività delle Fiamme Gialle, eseguita simultaneamente presso le sedi centrali degli istituti finanziari ove risultavano accesi i rapporti da sottoporre a vincolo cautelare, rientra nei prioritari compiti della Guardia di Finanza che, nell’ambito del contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria, orienta la propria azione al fine di incidere sulla diffusione degli illeciti fiscali, finanziari ed economici, a tutela di coloro che operano nella piena e completa osservanza della legge.
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