Prenotare una tac o una radiografia negli ospedali dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria? Un’impresa e soprattutto un’attesa quasi sfiancante. Dover ricorrere a un esame di questo tipo di notte? Ancora peggio.
Nei quattro nosocomi gestiti dall’Asp – due spoke, Polistena e Locri, e due generali, Gioia Tauro e Melito Porto Salvo – mancano medici radiologi. E spesso questo provoca la paralisi dei servizi o lo spostamento dei pazienti da un nosocomio all’altro per avere esiti che dovrebbero essere quasi immediati. Ma la cosa ancora più grave è che non potranno arrivare altri camici bianchi perché la scure del “Tavolo Adduce” che ha fatto le pulci ai conti della sanità calabrese si è abbattuta come un macigno sull’Asp reggina: non ci saranno i concorsi.
In parole povere: i medici che eseguono le tac e le radiografie sono sempre di meno, anche a causa delle continue richieste di pensione anticipata a “quota 100”, e non si può procedere con la loro sostituzione.
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