SIDERNO – Per gli amanti della buona tavola non c’è solo da consultare la guida Michelin o la guida del Gambero rosso sui “Ristoranti d’ Italia 2024”. Oggi fa tendenza anche la guida di Slow Food Editore con le sue “chiocciole” e anche in questo caso la Calabria è presente con 60 insegne di locali dei quali 13 sono le “chiocciole” e tra queste ben quattro sono ubicate nel territorio della Locride. le “Chiocciole Slow Food ” sono per lo più locali “alla mano” dov’è possibile mangiare bene spendendo poco. I quattro locali insigniti di questo attestato nella Locride sono:
Il ritrovo dei Picari di Grotteria con Antonello Zavaglia e la sua famiglia che offre sapori autentici seguendo il ritmo delle stagioni con la sua gastronomia nelle colline ionico – reggine.
La Collinetta di Martone , osteria in pieno stile slow con punti forti accoglienza, simpatia e disponibilità oltre alle ottime preparazioni tradizionali proposte da Peppe Trimboli in perfetta aderenza ai valori territoriali.
U ricriju di Siderno dove l’identità della locride si esprime nei piatti di Francesco Trichilo che offre proposte di cucina fortemente tradizionali a chilometro zero.
La trattoria Zio Salvatore di Siderno Superiore , new entry 2024 come “chiocciola”, che con la famiglia Fragomeni esprime una simbiosi perfetta fra territorio e proposta gastronomica attraverso una cucina familiare immersiva e appagante. Insomma la Locride si conferma territorio con una enogastronomia eccellente e questa considerazione certamente è positiva per le aspettative turistiche. La necessità, forse, è quella di valorizzare meglio questa ulteriore positiva offerta.
nella foto lo chef Francesco Trichilo titolare de “U ricriju” di Siderno