Catanzaro è la città della Calabria che occupa la migliore posizione nella classifica sulla qualità della vita stilata dal quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”. Il capoluogo della Calabria, infatti, occupa il 91mo posto, scalando cinque posizioni rispetto allo scorso anno. La seconda città calabrese nella classifica é Vibo Valentia, che è al 96mo posto, sette in più rispetto al 2022. Seguono Reggio Calabria, al 101mo posto, uno in più, e Cosenza, che si classifica alla 102ma posizione, sette in meno rispetto al 2022. L’ultima città della Calabria continua ad essere Crotone, che è al 103mo posto. Il dato significativo, comunque, é che la città pitagorica non occupa più l’ultimo posto, della classifica nazionale, in cui quest’anno c’é Foggia. Le cinque città calabresi capoluogo di provincia restano comunque tutte nella zona bassa della classifica. A fare man bassa delle prime posizioni e anche di quelle intermedie sono sempre le città del nord. La città in cui si vive meglio in Italia è Udine secondo l’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. La maglia nera, stavolta, tocca a Foggia.

La classifica è realizzata sulla base di 90 indicatori suddivisi in sei macrocategorie: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. É la prima volta che la provincia di Udine sale sul gradino più alto del podio, dopo essersi piazzata tra le prime dieci solamente tre volte dal 1990 a oggi. Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022, e di Trento. Bergamo (quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia) sale al quinto posto. Tra le prime dieci anche Milano. Mentre Roma si ferma al trentacinquesimo, perdendo quattro posizioni rispetto allo scorso anno.

Anche questa edizione fotografa nella seconda metà della graduatoria una concentrazione di città del mezzogiorno, con l’unica eccezione di Cagliari al 23esimo posto. A chiudere la classifica è Foggia che torna a vestire la maglia nera dopo dodici anni. A precederla Caltanissetta e Napoli al terz’ultimo posto che, nonostante ‘l’effetto scudetto’ sul turismo (non rilevato nei dati presi in esame), è penalizzata -secondo l’indagine- dalla densità abitativa, dalla criminalità predatoria in ripresa, dagli scarsi dati occupazionali e da un saldo migratorio sfavorevole. Il capoluogo partenopeo scivola di sette posizioni e, entrando nel dettaglio, è penultima, solo davanti a Milano, per i reati in pubblica via e i furti con strappo, terz’ultima per i furti di auto e il riciclaggio di denaro. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Udine Alberto Felice De Toni. Delusione, invece, a Foggia dove la neosindaca Maria Aida Episcopo non nasconde la “profonda amarezza” per il risultato, sottolineando che “al tempo stesso deve rappresentare uno stimolo, per amministratori e per la comunità tutta, per impegnarsi e sentirsi partecipi e protagonisti di un cambiamento profondo e non più rinviabile”.

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