Aristide Bava

SIDERNO – I due gruppi di minoranza “ La nostra missione” e “Siderno 2030) hanno indirizzato al sindaco e all’assessore ai lavori pubblici, una interrogazione a risposta scritta sulla “conservazione e valorizzazione del pontile di Siderno. Nella nota si precisa in premessa che “Il pontile di Siderno, pur non essendo un bene di proprietà del Comune, costituisce una struttura simbolica e potenzialmente strategica per lo sviluppo turistico ed economico della città” ma si aggiunge che negli ultimi anni, la sua condizione strutturale è peggiorata, evidenziando la necessità di interventi urgenti di recupero e valorizzazione. I sei consiglieri di minoranza , ovvero, Aldo Caccamo , Domenico Catalano –,Antonio Cosimo Pio Trimboli , Stefano Archinà , Massimo Diano e Domenico Sorace scrivono, quindi, che “ è necessario agire con urgenza per garantire la sicurezza della struttura e prevenire ulteriori deterioramenti” aggiungendo che il recupero e la valorizzazione del pontile potrebbero offrire alla comunità benefici a lungo termine, sia in termini di sviluppo turistico che di sostenibilità ambientale e che esistono opportunità per trasformare il pontile da criticità a risorsa, come la sua valorizzazione per attività turistiche, culturali e ricreative, nonché per progetti innovativi “come la creazione di una Hydrogen Valley per la produzione e lo stoccaggio di idrogeno verde, come avvenuto a Lamezia Terme nell’area industriale dismessa dell’ex Sir, che potrebbe posizionare Siderno come punto di riferimento nella transizione energetica sostenibile”. Dicono ancora che “la demolizione del pontile, seppur considerata come possibile alternativa, comporterebbe lo spreco delle ingenti risorse che dovranno essere impegnate per lo smantellamento e lo smaltimento delle materie, risorse che, invece, potrebbero essere utilizzate per la riconversione del pontile e la valorizzazione della area circostante”.

Dopo queste premesse interrogano il sindaco e l’assessore competente per sapere “ quali azioni concrete siano state adottate finora per la conservazione, il recupero e la valorizzazione del pontile di Siderno; quali studi tecnici siano stati commissionati per valutare lo stato della struttura e le possibili soluzioni per il suo recupero; se siano stati valutati progetti di valorizzazione, come la creazione di spazi turistici, culturali e ricreativi o iniziative innovative come la realizzazione di una Hydrogen Valley attorno al pontile; se sia stata presa in considerazione la possibilità di accedere a fondi regionali, nazionali o europei per la rigenerazione urbana, il recupero delle infrastrutture costiere o lo sviluppo di tecnologie legate alle energie rinnovabili”. Concludono l’interrogazione rimarcando “ il ruolo cruciale che dovrà essere svolto dal Comune quale ente direttamente interessato dall’esito delle determinazioni che saranno assunte in ordine al destino della infrastruttura, di qualunque natura essere potranno essere”.

Il pontile di Siderno, era diventato uno dei simboli del litorale della cittadina ionica. E’ stato, però, squarciato dalla furia del mare, che si è abbattuto sulle coste della Locride nel 2019. La struttura, che aveva già in passato mostrato segni di cedimento, in quella occasione ha riportato danni in più parti, lasciando il molo diviso in due tronconi. Il pontile, lungo 180 metri, era stato realizzato da una nota azienda locale di calcementi, e per molti anni è stato utilizzato per operazioni commerciali.

nella foto – Il pontile come si presenta oggi