Si è finalmente conclusa la lunga querelle sul Bergamotto di Reggio Calabria con l’approvazione definitiva dell’Igp (Indicazione Geografica Protetta) e del relativo Disciplinare e ci si prepara alla Riunione di Pubblico Accertamento del prossimo 28 gennaio 2025 convocata dal Ministero dell’agricoltura. E proprio a un mese dalla prossima importante riunione ufficiale, a Locri si è discusso di prospettive future nel corso di un talk organizzato dal Comune nell’ambito delle manifestazioni di promozione e valorizzazione delle filiere agricole e agroalimentari di eccellenza sostenute dall’Arsac.

«È la fine di un percorso travagliato e anche un pò forzato e ridicolo – ha espresso Francesco Macrì, rappresentante di Copagri – ma l’importante è esserci arrivati. Si tratta di un iter che è durato troppo tempo e che ha penalizzato fortemente i produttori di bergamotto, unico prodotto al mondo al momento senza tutela».

Tra gli ospiti l’agronomo Rosario Previtera, presidente del “Comitato Promotore per il Bergamotto di Reggio Calabria Igp e la sua tutela e valorizzazione (Ats)”, Filippo Arillotta, autore del libro “Storia fantastica del bergamotto di Reggio Calabria” (Kaleidon editrice), Giuseppe Falcone tecnico e coordinatore del “Comitato dei bergamotticoltori reggini”, L’europarlamentare Denis Nesci e membro, tra le altre, della “Commissione per lo sviluppo regionale”. Presenti in sala le associazioni di categoria, amministratori locali, bergamotticoltori e tanti appassionati del “frutto della salute”.

«Sono passati 4 anni dalla richiesta dell’ottenimento del marchio Igp, finalmente tra mille difficoltà abbiamo raggiunto l’obiettivo – ha dichiarato Previtera – Il bergamotto è stato alla base dell’economia rurale dell’intera provincia per secoli, a fasi alterne siamo arrivati a coltivare anche 4. 000 ettari. L’economia del bergamotto deve essere assolutamente affrancata dal mercato industriale dell’essenza. L’obiettivo dell’IGP è dare maggior valore al prodotto fresco e ai suoi derivati affinché gli agricoltori della filiera possano avere un reddito commisurato al loro lavoro».

Nel corso del dibattito , come riporta Ilario Balì su ilreggino.it, si è parlato di Bergamotto di Reggio Calabria, delle sue origini e storia, del suo percorso secolare dal mondo della profumeria a quello più recente della nutraceutica del food e del wellness, della situazione del mercato locale e nazionale e naturalmente delle nuove prospettive di sviluppo grazie all’approvazione dell’Igp, tra crisi del comparto e richieste di prodotto fresco e derivati provenienti dall’estero, nonché del turismo e del potenziale distretto bergamotticolo. Nell’occasione è stata distribuita copia dell’ultima versione del Disciplinare di produzione dell’Igp “Bergamotto di Reggio Calabria” approvato dal Ministero, in attesa della Riunione di pubblico accertamento del 28 gennaio prossimo che organizzerà alla Cittadella regionale il Comitato promotore dell’Igp per come previsto dal Regolamento comunitario e decreto ministeriale specifici.

Viva soddisfazione espressa dall’assessore comunale all’agricoltura Giuseppe Arone: «Nel ricco cartellone di eventi delle festività natalizie locresi e tra le produzioni di eccellenza da valorizzare con l’apposito progetto sostenuto dell’Arsac, non poteva mancare il Bergamotto di Reggio Calabria, grande prodotto storico e identitario del territorio reggino e dell’intera Calabria. Tanto più adesso che si avvicina l’atteso obiettivo del riconoscimento ufficiale del marchio di qualità Igp, il cui iter è stato sostenuto sin dall’inizio e con forza dall’amministrazione comunale di Locri e da tantissimi sindaci della locride e dell’area grecanica, consapevoli dell’importanza rivestita della storica filiera bergamotticola che necessita finalmente di innovazione a tutti i livelli e di entrare finalmente nei circuiti internazionali dei prodotti di qualità».