Aristide Bava
SIDERNO – Questa volta i dipendenti di Locride Ambiente hanno rotto gli indugi ed hanno proclamato una giornata di sciopero per il 22 febbraio. Accreditano gli stipendi di Dicembre con la 13esima mensilità e quelli di gennaio. Lo sciopero è stato decretato anche perché – come ci è stato precisato – avevano avuto assicurazione che sarebbero stati retribuiti entro la data del 9 febbraio, cosa che non è avvenuta. Quindi la decisione di rompere gli indugi anche se per mercoledi 20 febbraio è stata convocata presso la Prefettura di Reggio Calabria una riunione alla quale sono chiamati a partecipare i responsabili di Locride Ambiente, la commissione straordinaria di Siderno e i responsabili sindacali. Peraltro in riferimento a questo incontro lo stesso coordinatore dello , Slai -Cobas, Nazzareno Piperno ha diffuso un comunicato stampa in cui scrive “ Cosa è possibile aspettarsi da questo incontro non lo sappiamo, E questo non certo per mancanza di fiducia nelle istituzioni ma piuttosto per mancanza di fiducia nella Locride Ambiente, società datrice di lavoro che, ovunque opera, accumula ritardi spaventosi nell’erogazione delle retribuzioni ai propri dipendenti ( si pensi che solo a Motta San Giovanni il ritardo sfiora ormai le 9 mensilità)” Anche per questo nel comunicato si preavvisa che se i dipendenti non saranno regolarmente pagati la giornata di sciopero “sarà solo la prima di una lunga serie”. Lo sciopero è la conseguenza dello stato di agitazione già proclamato nel gennaio scorso e, soprattutto, del mancato rispetto degli impegni assunti da locride ambiente che, dopo la proclamazione dello stato di agitazione, si era impegnata a liquidare le retribuzioni di dicembre e della 13esima mensilità entro tempi brevi e comunque non oltre il 9 febbraio. Cosa che non è avvenuta.