Aristide Bava
SIDERNO – Il turismo, quello vero, non può rimanere limitato a quindici/venti giorni all’anno. Purtroppo questo è quello che succede nella Locride o Costa dei Gelsomini che dir si voglia. Un tempo, infatti era quest’ultimo il nome con cui si identificava la zona costiera della provincia di Reggio Calabria che si sviluppava in particolare da Brancaleone a Monasterace. La zona prendeva il nome dalla tipica coltivazione della pianta di gelsomino diffusa in tutta la provincia reggina ma in particolar modo nel lembo di terra appena citato dove un tempo il profumato fiore veniva raccolto dalle donne (chiamate gelsominaie), venduto a peso ed esportato all’estero per preparare profumi. Quel tempo è finito e,adesso, la presenza del gelsomino si è particolarmente diradata e il nome più comune con il quale si identifica il territorio in questione è, appunto, Locride. La bellezza di questo lembo di Calabria, d’altra parte, non era ancorata solo alla sua zona costiera che è sovrastata anche da colline di conformazione diverse con la parte montuosa ricoperta da boschi, e quando si scende verso la pianura la coltivazione prevalente è rappresentata da uliveti, vigneti e, più a sud dal tipico bergamotto. La forza trainante del territorio, soprattutto dal punto di vista culturale e turistico è rappresentato, non solo dal mare ma oggi anche e soprattutto da siti di interesse archeologico e storico che risalgono all’epoca magnogreca e romana quali gli scavi di Locri e di Monasterace , dalla villa Romana di Casignana e/o del Naniglio di Gioiosa Jonica e all’epoca bizantina con punti di forza la Cattedrale di Gerace e la Cattolica di Stilo o il Monastero di Santa Barbara di Mammola.dove è presente il Parco Museo Musaba considerato dagli esperti uno dei più importati Musei di Arte Moderna a livello internazionale. La Locride a parte di importanti centri balneari tra i quali spiccano Roccella, Siderno, Caulonia insigniti della bandiera blu ma anche Marina di Gioiosa, Caulonia, Monasterace, Locri, S. Ilario, Bovalino, Ardore, Bianco e Brancaleone che d’estate, sono anch’essi, molto frequentati si trova ad avere altre “ricchezze” che turisticamente potrebbero fare la sua fortuna.
Una delle caratteristiche che accomuna la riviera con i centri interni, è infatti la presenza di interessanti borghi antichi che anno dopo anno stanno diventando lòa vera attrazione della Locride e che, ancora, non sono stati adeguatamente valorizzati e quindi conosciuti dal grande pubblico. E, poi ci sono tante manifestazioni tradizionali che si accompagnano al periodo estivo e che costituiscono grande attrattiva per i forestieri, Tra le manifestazioni di maggiore richiamo possiamo ricordare il Festival Jazz di Roccella che si svolge solitamente dopo ferragosto presso il caratteristico Anfiteatro che si trova ai piedi del Castello feudale.
E’ considerato ormai uno dei più antichi e rinomati festival internazionali, e non a caso richiama ogni anno migliaia di spettatori. Poi c’è il Palio di Ribusa di Stilo, che si svolge anche in agosto e rappresenta la rievocazione storica della consegna della bandiera al Mastrogiurato della città da parte del delegato del Regno. Altra manifestazione di grande richiamo è il Tarantella Festival che si svolge ogni anno, a fine agosto, nell’antico borgo di Caulonia. Una manifestazione animata da numerosi suonatori che ballano e suonano la caratteristica Tarantella Calabrese, coinvolgendo il pubblico presente con numerosi artisti nazionali ed internazioni. Altra manifestazione di grande impatto pubblico è il Borgo Incantato che si svolge a Gerace ed è considerato uno dei più grandi festival internazionale d’arte di strada del Meridione favorito anche dalla bellezza di Gerace inserita tra i borghi più belli d’ Italia. La manifestazione, nata agli albori de 2000 è animata dalla presenza di numerosi artisti che alternano le loro esibizioni nelle piazze e per le vie del centro storico della città. La chiave di successo del Festival è legata all’utilizzo dell’arte di strada come mezzo per promuovere il patrimonio culturale del centro storico che ben si presta ad offrire ai suoi visitatori uno scenario suggestivo e magico. L’evento oltre a promuovere la creatività e la bellezza del proprio patrimonio artistico, punta alla diffusione delle proprie tradizioni anche attraverso la cucina. Infatti è possibile per tutta la durata dei tre giorni degustare i prodotti tipici del nostro territorio grazie alla presenza di punti di ristoro allestiti per l’occasione dai cittadini di Gerace.
Manifestazioni, tutte queste, che seppure in gran parte si svolgono nel periodo estivo sono servite, e servono, a promuovere il territorio dell’intera Locride. resta la necessità, però, se si vuole realmente allungare la stagione sfruttare meglio le potenzialità esistenti e superare una eccessiva improvvisazione che penalizza fortemente la possibilità di uno sviluppo turistico concreto e duraturo.
nella foto uno scorcio di Gerace