Aristide Bava
SIDERNO – La “voci” sul prolungamento o meno della nuova Statale 106 nel tratto che va da Locri ad Ardore e da Caulonia a Monasterace ormai si stanno moltiplicando ma,a quanto è dato sapere, provvedimenti ufficiali in merito non ci sono. Arriva in questi giorni anche un appello , a nome dei Comunisti Italiani del candidato a sindaco di Siderno Antonio Sgambelluri che scrive senza remore che ” La statale 106, specie nel tratto reggino continua ad essere pericolosa e insufficiente a un moderno sistema di viabilità e ci spiace che il suo completamento in direzione Sud non sia nell’agenda del Governo Draghi nemmeno in questo particolare momento storico in cui non dovrebbero mancare i soldi per il suo completamento”.
Da qui l’iniziativa di Sgambelluri e delle altre “anime” del Partito Comunista di “sensibilizzare l’opinione pubblica e soprattutto il Governo Draghi sull’urgenza di realizzare tutto il percorso che va da Reggio Calabria a Taranto con particolare riferimento al tratto della fascia ionica reggina dove esiste solo un breve tratto di strada a due corsie per ogni senso di marcia, che va dall’ingresso sud di Caulonia a Contrada Canneti nella periferia Sud Ovest di Locri” Sgambelluri, a nome dei Comunisti propone finanche che ” Il presidente del Consiglio Mario Draghi venga in Calabria per verificare di persona la stretta necessità di un completamento della necessaria arteria, senza perdere l’occasione del Recovery Fund”. D’altra parte l’importanza di questa strada non è messa in discussione da nessuno tant’è che anche autorevoli esponenti del Governo ne hanno sottolineato la necessità r qualcuno si è anche impegnato a sostenere l’iniziativa. Convegno, dichiarazioni e interventi vari, però, sino a questo momento non trovano riscontri nelle decisioni ufficiali. Se, poi, si pensa il progetto della nuova SS. 106 da Locri ad Ardore, esiste o comunque esisteva, e che non solo era stato finanziato ma che del quale erano anche iniziati i lavori visto che erano stati fatti degli espropri nel territorio comunale della stessa Ardore c’è veramente da recriminare, E non poco.
Dell’esistenza del progetto e dei richiamati espropri è buon testimone lo stesso sindaco di quel centro Giuseppe Campisi che è anche presidente del Comitato esecutivo dei sindaci della Locride. Campisi, tempo addietro, non ha mancato di affermarlo ufficialmente. Ecco, dunque che le considerazioni da fare sono veramente tutte al negativo. Che si dica tranquillamente che questa parte di territorio deve restare isolata e deve continuare a rimanere abbandonata a se stessa . I cittadini della Locride sono ormai avvezzi alle promesse non mantenute ma, adesso, cominciano a stancarsi di essere ancora presi in giro.