Si è concluso con 15 condanne per poco meno di 2 secoli di reclusione e 3 assoluzioni il filone dell’abbreviato del maxiprocesso scaturito dall’indagine antidroga “Edera”. La sentenza è stata pronunciata ieri pomeriggio dal gup distrettuale di Reggio Calabria Caterina Catalano, che ha sostanzialmente confermato l’impianto accusatorio sostenuto dal pm Antonella Crisafulli, della Dda reggina, che nel corso della requisitoria ha ripercorso gli esiti investigativi dei Carabinieri del Ros e dei raggruppamenti territorialmente competenti che hanno eseguito l’indagine avviata nella primavera del 2010, in prosecuzione della manovra investigativa “Reale” che, a più riprese tra il 2010 e il 2015 aveva già portato all’arresto di numerosi soggetti alcuni ritenuti fra i maggiorenti del cosiddetto “Mandamento Jonico” della ‘ndrangheta reggina. Secondo gli investigatori, coordinati dal procuratore Giovanni Bombardieri, a gestire i traffici sarebbero stati quattro gruppi criminosi, tra loro funzionalmente collegati per lo svolgimento delle attività illecite.

Sono stati condannati Marco Arcuri: 19 anni; Giuseppe Bellocco: 18 anni; Damiano Calabria: 10 anni e 8 mesi; Francesco Cosimo Calabria: 16 anni e 8 mesi; Pasquale Calabria: 17 anni; Claudio Catanzariti: 4 anni e 8 mesi; Francesco Germanò: 19 anni; Alessandro Infanti: 1 anno e 8 mesi; Rosario Musitano: 12 anni; Giuseppe Punteri: 8 anni; Raffaele Mandarano: 6 anni; Alessandro Manno: 12 anni; Prifti Rezart: 14 anni; Domenico Strangio: 16 anni; Francesco Trimboli: 12 anni. Assolti: Luigi Martelli, Antonio Musitano, Pasquale Zangari. Posizione stralciata Domenico Trimboli.

L’edizione integrale dell’articolo di Rocco Muscari è disponibile sull’edizione cartacea della Gazzetta del Sud – edizione di Reggio.