Una vittoria dopo l’altra la Bovalinese si sta dimostrando davvero di un altro pianeta, in un campionato di Prima Categoria che al giro di boa l’ha vista chiudere a punteggio pieno.
Domenica scorsa si è tornati in campo e gli amaranto hanno dimostrato che nonostante il largo vantaggio sulla seconda frutti del lavoro svolto nella sosta natalizia si sono visti, con l’ennesimo un successo, questa volta contro il temibile Real Gioia che ha retto 70 minuti poi ha dovuto cedere a Carbone e compagni.
Una vittoria che chiude un girone di andata da capolista indiscussa, punteggio pieno, miglior attacco 46 gol, secondo il Real con 26, solo cinque reti subite, secondo il Real con 10. Gli amaranto puntano a frantumare ogni record tra i dilettanti: la Villese dei record guidata da Franco Viola e la Palmese di Salerno hanno lasciato il segno per vittorie consecutive e punti guadagnati sul campo, la Bovalinese è pronta fare meglio. Parliamo di campionati ed epoche diverse ma questo gruppo può davvero scrivere una pagina importante del calcio dilettantistico calabrese.
Mister Alberto Criaco ed i suoi ragazzi hanno le idee chiare e con in gioco anche la Coppa Calabria dove dovranno affrontare il San Calogero i prossimi 8 e 22 Febbraio in semifinale, si preparano ad un girone di ritorno irto di ostacoli, dove carattere e la determinazione faranno la differenza.
I ragazzi della Bovalinese stanno tenendo alto il vessillo amaranto ma in questo torneo una pecca c’è e non è imputabile ne ai calciatori, ne allo staff tecnico ne tantomeno alla società: purtroppo la Bovalinese è ancora senza campo, e deve farsi ospitare sull’impianto della vicina Ardore, e benchè gli impianti sportivi nella locride non brillano per efficienza tutte le amministrazioni hanno fatto in modo che la squadra locale potesse giocare sul proprio rettangolo di gioco davanti ai propri tifosi, questo a Bovalino purtroppo non sta accadendo, con dispendio di risorse economiche e mancati incassi oltre alla cosa più importante non poter gioire davanti ad un pubblico numeroso: la Bovalinese ha un buon seguito e al “Cartisano” sarebbe stata tutt’altra cosa.
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