In migliaia hanno sfilato oggi, a partire dall’area del Tempietto attraverso il centro della città, su corso Garibaldipiazza Italia ed infine sul Lungomare Falcomatà, verso la scalinata del Waterfront dove la manifestazione si è conclusa.

Si è svolta così, nel pomeriggio di questo sabato 30 luglio, il Pride promosso dall’Arcigay a Reggio Calabria ed a cui hanno preso parte anche rappresentanti della politica locale come il sindaco della Metrocity Carmelo Versace, il collega del Comune Paolo Brunetti, il Consigliere metropolitano delegato Filippo Quartuccio, la Consigliera di Parità della Città Metropolitana Paola Carbone e gli Assessori della giunta comunale reggina Irene Calabrò e Angela Martino.

“Quando si parla di diritti le istituzioni devono essere presenti. E noi siamo qui – ha sottolineato Versace – per ribadire la nostra vicinanza e la nostra presenza, perché pensiamo sia importante affermare che il Pride è certamente una giornata di festa, ma anche un modo per rivendicare il diritto ad essere se stessi, testimoniandolo apertamente, senza che questo possa o debba rappresentare un motivo di prevaricazione o addirittura di violenza”.

Brunetti l’ha definita a sua volta ed anch’egli una giornata di festa ma anche un momento di riflessione: “Purtroppo – ha sbottato – ancora oggi c’è tanto da fare, sia come società che come istituzioni, per garantire reali diritti e dignità a tutte le persone. Reggio oggi ha dimostrato di essere presente ed inclusiva, di credere fermamente che i diritti vanno tutelati e promossi, a prescindere dall’orientamento sessuale di ognuno”.

Siamo orgogliosi di partecipare al Pride – ha poi fatto eco il delegato alle Pari Opportunità della Città Metropolitana Quartuccio – una iniziativa colorata che punta a riunire quanti si ritrovano nell’affermazione dei diritti. Una comunità importante per il nostro territorio, con la quale le istituzioni collaborano da tempo. Siamo convinti che solo attraverso l’unione e la sinergia con le istituzioni si possa raggiungere l’obiettivo della parità nei diritti delle persone, a prescindere dai loro orientamenti sessuali. Affinché non esistano mai più episodi di bullismo, di violenza o di prevaricazione. Noi ci siamo”.

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